Una situazione di disagio coinvolge 110 studenti e le loro famiglie a Posillipo, dove la succursale dell’istituto alberghiero di via Giovenale è stata dichiarata inagibile per controlli sulla vulnerabilità sismica. Questa decisione ha costretto il trasferimento delle lezioni nella sede principale di via Taverna del Ferro, situata tra i quartieri di Barra e San Giovanni a Teduccio, scatenando proteste e malcontento tra le famiglie.
La decisione della Città Metropolitana
Il 7 novembre scorso, la dirigente scolastica, Carmela Libertino, ha comunicato l’interdizione del plesso alla comunità scolastica, scaturita dalle verifiche di vulnerabilità sismica eseguite dalla Città Metropolitana. La notifica è arrivata con un preavviso di appena 24 ore, generando confusione e disorientamento. I genitori dei ragazzi si sono trovati ad affrontare una decisione inaspettata: il trasferimento a una nuova sede comporta viaggi che possono durare fino a un’ora.
Una madre ha condiviso la sua frustrazione contattando Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra: “Abbiamo ricevuto la comunicazione della chiusura della scuola in un momento critico; ora dobbiamo trovare soluzioni logistiche per portare i nostri figli a Barra. La realtà è che è complicato adattarsi a questa situazione senza preavviso.” La mancanza di pianificazione ha suscitato interrogativi sul modo in cui queste misure sono state gestite.
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La reazione degli studenti e delle famiglie
La reazione degli studenti alla nuova situazione non si è fatta attendere. Dopo un’assemblea, gli alunni hanno deciso di scioperare per due giorni in segno di protesta, esprimendo il loro disagio e il desiderio di rimanere nella sede abituale. Tante le preoccupazioni espresse dai ragazzi, intanto le famiglie si sono mobilitate per far sentire la loro voce.
Borrelli ha messo in discussione l’aspetto organizzativo della situazione, indirizzando domande ai vertici scolastici. “Stiamo cercando spiegazioni per capire perché non sia stato previsto il trasferimento prima dell’avvio dell’anno scolastico,” mentre il deputato ricorda che Posillipo è situato in un’area geologicamente a rischio, evidenziando l’importanza delle verifiche di sicurezza. La posizione di Posillipo, in zona rossa per bradisismo, richiede un’approccio preventivo, ma l’urgenza e la mancanza di strategie a lungo termine hanno creato notevoli disagi a studenti e genitori.
Soluzioni proposte e criticità
In risposta alle difficoltà di trasporto, la Città Metropolitana ha annunciato di essere al lavoro con l’ANM per attivare un servizio di navetta che colleghi le due sedi scolastiche, prevedendo due corse giornaliere. Anche se questa iniziativa rappresenta un tentativo di alleviare la situazione, molti restano scettici sull’efficacia e sulla rapidità con cui il servizio sarà operativo.
Per ora, gli studenti saranno chiamati a utilizzare mezzi propri per raggiungere la nuova sede. La speranza dei genitori è che la pianificazione di questo servizio avvenga in tempi rapidi, al fine di minimizzare i disagi quotidiani per i ragazzi. Monitorare l’evoluzione della situazione rimane cruciale per garantire che le promesse fatte dalle autorità siano rispettate, affinché il passaggio alla nuova sede non si trasformi in un viaggio tortuoso per gli studenti.
La vicenda ha messo in luce non solo le difficoltà logistiche ma anche la necessità di un dialogo aperto tra istituzioni scolastiche e famiglie, così da affrontare insieme le sfide del futuro.