Il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, è intervenuto sul tema del prolungamento della metropolitana M5, che collegherà Milano alla città brianzola, sollecitando una cooperazione tra tutti gli attori coinvolti. In un momento cruciale per la progettazione di quest’opera, la richiesta di Pilotto risuona forte e chiara: superare i conflitti locali e lavorare per un obiettivo comune.
L’impegno dell’amministrazione di Monza
Negli ultimi anni, l’amministrazione di Monza ha impegnato molte risorse nella collaborazione con i tecnici di Milano e di MM, l’azienda per la mobilità milanese, per portare avanti il progetto della M5. Il primo cittadino ha evidenziato l’importanza di mantenere costanti i rapporti istituzionali, che si traducono in comunicazioni aperte e trasparenti con i sindaci dei comuni coinvolti, la Regione e il ministero. Questo approccio mira a garantire che le esigenze del territorio siano rappresentate e ascoltate. Non solo, ma il sindaco ha anche sottolineato l’importanza del dialogo con i consiglieri regionali e i parlamentari di ogni parte politica, nonché l’attenzione ai suggerimenti provenienti da associazioni e comitati, che possono fornire uno spunto vitale per il progresso del progetto.
La recentissima riunione della commissione regionale ha visto emergere polemiche riguardo all’iter dell’opera e alle questioni finanziarie. Pilotto ha riaffermato la necessità di superare le barriere localistiche, creando un fronte comune a sostegno di un’infrastruttura che si preannuncia fondamentale per la mobilità dell’intera area metropolitana.
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Un progetto di rilevanza regionale
Secondo il sindaco, il prolungamento della M5 non è solo un’opera destinata a beneficiare le città direttamente collegate – Milano, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e Monza – ma si configura come una risposta alle necessità di un intero sistema regionale. Con un bacino potenziale di 4,5 milioni di abitanti, la nuova linea metropolitana avrà un impatto significativo sul modo di muoversi delle persone, facilitando gli spostamenti quotidiani e contribuendo a una mobilità più sostenibile nelle province di Milano e Monza Brianza.
Pilotto ha messo in evidenza il ruolo cruciale dell’infrastruttura, non solo per i residenti delle località interessate, ma anche per i pendolari e per chi vive nelle aree limitrofe. La capacità di collegare rapidamente diverse zone e di integrare il trasporto pubblico sarà determinante nel migliorare la qualità della vita e nel rendere più efficienti gli spostamenti. Questo progetto va dunque oltre il mero potenziamento della rete di trasporto, diventando un’opportunità per rivitalizzare l’economia e per migliorare l’accessibilità delle diverse aree.
Le sfide finanziarie e la necessità di unità
Uno dei nodi cruciali del prolungamento della metropolitana M5 è rappresentato dai costi in aumento. Attualmente, la copertura finanziaria disponibile ammonta a circa 1 miliardo e 295 milioni di euro, mentre i costi extra da reperire si attesteranno intorno ai 589 milioni di euro. Pilotto ha rimarcato l’importanza di continuare a lavorare insieme tra le varie entità coinvolte per affrontare queste sfide economiche.
La chiamata alla collaborazione non riguarda solo il reperimento dei fondi necessari, ma anche la decisione sulla possibile suddivisione del progetto in lotti. Questa strategia potrà consentire una realizzazione più agile e meno impattante, aumentando la fattibilità complessiva dell’opera. Nonostante ciò, al momento non sono all’orizzonte azioni concrete per identificare eventuali tratti da realizzare in lotti separati. Rimane dunque fondamentale un lavoro di concertazione e unità tra le forze politiche, affinché si possano trovare soluzioni efficaci che garantiscano la prosecuzione del prolungamento della M5.
L’iter per la realizzazione di quest’opera rappresenta una sfida ambiziosa e necessaria per il futuro del trasporto pubblico nell’area metropolitana, e la collaborazione tra i vari attori è l’unico modo per realizzarla.