L’Extremely Large Telescope dell’ESO, destinato a diventare il telescopio più grande al mondo, si sta concretizzando nel deserto di Atacama, in Cile. Le immagini recenti mostrano la struttura in fase avanzata di costruzione, con la cupola che si staglia contro il cielo notturno, illuminata dal fiume di stelle della Via Lattea. Questo impianto promette di rivoluzionare l’osservazione astronomica grazie a un design ottico complesso e specchi di enorme dimensione.
La struttura in costruzione nel deserto di atacama tra gru e cupola
Le riprese dalle webcam installate dall’ESO mostrano la cupola dell’ELT che si innalza a 80 metri d’altezza, un’altezza che si avvicina a quella del Big Ben senza la famosa guglia. Nella scena in notturna appare una gru pendente che divide a metà la visuale, evidenziando l’imponente scala del cantiere. Attorno alla cupola sono ben visibili gli scheletri delle porte destinate a proteggere lo strumento dalle condizioni climatiche del deserto, spesso estreme. Questi pannelli proteggeranno i componenti delicati dello strumento, facilitando la raccolta di dati astronomici senza compromessi.
Il confronto con alcune gru più piccole, piazzate di fianco, mostra quanto la struttura abbia già raggiunto un notevole sviluppo. Le webcam, dislocate in vari punti degli osservatori ESO, consentono a chiunque di seguire i progressi in tempo reale. Questa modalità di osservazione online crea un forte legame tra il pubblico appassionato di astronomia e il lavoro degli scienziati e tecnici impegnati sul sito.
Leggi anche:
Gli specchi del telescopio: una combinazione di cinque elementi ottici
Il cuore del telescopio sarà composto da cinque specchi di dimensioni e forme diverse, capaci di lavorare insieme per produrre immagini estremamente dettagliate. Il principale sarà lo specchio primario, M1, con un diametro di 39 metri, il più grande mai realizzato. Gli altri specchi hanno funzioni precise nel raddrizzare, correggere e focalizzare la luce raccolta.
Questo sistema ottico a cinque specchi rappresenta un salto in avanti nel campo della tecnologia astronomica. I vari componenti luminosi lavoreranno in sincronia, garantendo una definizione e una nitidezza senza precedenti nella fascia delle osservazioni visibili e infrarosse. L’assemblaggio e il posizionamento dei segmenti dello specchio primario richiedono una precisione estrema, per cui la realizzazione di questo sistema ha richiesto anni di lavoro ingegneristico.
L’ELT è stato progettato in modo da poter osservare fenomeni complessi, dalla formazione delle galassie più antiche al disegno delle superfici di pianeti extrasolari. I dettagli raccolti saranno uno strumento prezioso per astronomi, fisici e cosmologi.
Ottica adattiva e sistemi di controllo per immagini nitide e regolazioni precise
Una delle sfide dei grandi telescopi come l’ELT è contrastare gli effetti della turbolenza atmosferica, che distorce i raggi luminosi e indebolisce la qualità delle immagini. Per questo, l’ELT userà un avanzato sistema di ottica adattiva.
L’ottica adattiva agisce in tempo reale, modificando la forma degli specchi secondari per correggere i disturbi dell’atmosfera. Questa tecnica renderà le immagini più limpide rispetto a quelle di qualsiasi altro telescopio attualmente in funzione. Oltre a questo il telescopio sarà dotato di una stazione prefocale, che fungerà da interfaccia tra lo strumento e i dispositivi di rilevazione.
Il sistema di controllo elettronico di ultima generazione permetterà agli astronomi di dirigere il telescopio per specifiche sessioni osservative, gestire le regolazioni ottiche e assicurare la manutenzione adeguata degli apparati. Questo controllo centralizzato garantisce un uso efficiente dello strumento, riducendo i tempi morti e ampliando le capacità di raccolta dati.
Il posizionamento all’interno del deserto di Atacama assicura condizioni di oscurità e stabilità atmosferica ideali, ottimizzando il potenziale delle tecnologie impiegate. L’intero complesso, quando sarà completato, rappresenterà un punto di riferimento per la ricerca astronomica a livello mondiale.