Processo a Catania per uso improprio dell’immagine del medico nutrizionista Giorgio Calabrese in truffa online

Processo a Catania per uso improprio dell’immagine del medico nutrizionista Giorgio Calabrese in truffa online

Il tribunale di Catania chiude il dibattimento sulla truffa online che ha usato senza autorizzazione l’immagine del medico nutrizionista Giorgio Calabrese per promuovere prodotti dimagranti falsi e ingannevoli.
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Il tribunale di Catania ha concluso il dibattimento su una truffa online che ha usato senza autorizzazione l’immagine del nutrizionista Giorgio Calabrese per promuovere falsi prodotti dimagranti. - Gaeta.it

Il tribunale di Catania ha chiuso la fase dibattimentale del procedimento che riguarda l’uso non autorizzato dell’immagine del medico nutrizionista Giorgio Calabrese. Il professionista è parte offesa in un caso di truffa online molto diffusa, legata alla promozione di un prodotto dimagrante falso. L’inchiesta mette in luce come alcune persone abbiano inserito il nome e la figura del nutrizionista in messaggi pubblicitari ingannevoli, sfruttando le sue parole e immagini senza autorizzazione.

Truffa online: come è stata usata l’immagine del dottor calabrese

Da diversi anni, in rete circolano post e articoli falsi che mostrano il nome del professor Giorgio Calabrese come testimonial di un innovativo metodo dimagrante. Questi contenuti usano spezzoni di interviste e riprese autentiche per costruire una pubblicità che appaia credibile. In realtà però dietro c’è una truffa, perché il nutrizionista non ha mai approvato o sostenuto quei prodotti.

Le aziende implicate hanno messo in giro gocce dimagranti false, usando un nome affidabile per attirare clienti. Moltissimi utenti hanno acquistato questi articoli, poi rivelatisi inutili, e hanno indirizzato le loro lamentele direttamente a Calabrese, credendo fosse il responsabile. Lo scopo degli imputati resta chiaro: sfruttare la reputazione professionale del medico per vendere prodotti non certificati e fraudolenti.

La denuncia del professor calabrese e l’intervento della magistratura

Il dottor Giorgio Calabrese ha ribadito più volte la propria estraneità ai fatti. Dopo aver ricevuto migliaia di messaggi e email dalle persone truffate, ha rivolto tutte le segnalazioni alle autorità competenti. La procura di Roma, la polizia postale e la guardia di finanza hanno aperto i relativi fascicoli d’indagine per risalire ai responsabili.

Secondo Calabrese, la situazione è stata per lungo tempo bloccata e senza sviluppi concreti. Ma l’azione più recente della procura di Catania ha portato alla scoperta di almeno un soggetto, che – attraverso una pagina Facebook – cercava di vendere i prodotti sfruttando l’immagine del nutrizionista. Questa persona, individuata durante il processo, è ora al centro dell’attenzione giudiziaria.

Fase dibattimentale e prospettive sul processo a catania

Questa mattina, al tribunale di Catania, si è concluso il dibattimento per il caso legato alla truffa online. Il professor Calabrese, rappresentato dai suoi avvocati Giuseppe Benedetto e Massimo Annetta, ha sottolineato di non aver mai appoggiato nessun marchio. La sua posizione di presidente del comitato nazionale per la sicurezza alimentare del ministero della salute gli impedisce di sponsorizzare prodotti commerciali.

Durante l’udienza, si è ribadito il danno subito dal medico per il danno alla sua immagine e alle comunicazioni ingannevoli verso il pubblico. L’auspicio è che il processo proceda rapidamente e che si riesca a identificare e punire anche tutti gli altri soggetti coinvolti, in particolare quelli che operano da siti esteri e continuano a diffondere questi prodotti a nome falso.

Impatti delle truffe online sull’immagine pubblica e la sicurezza alimentare

Questo episodio mostra come il fenomeno delle truffe su internet possa coinvolgere direttamente personaggi pubblici e professionisti seri. L’uso improprio di nomi e immagini genera confusione tra i consumatori, può mettere a rischio la salute e crea problemi giudiziari anche ai diretti interessati. Nel caso del dottor Calabrese, la sua posizione ufficiale nella sanità pubblica e nel controllo della sicurezza alimentare rende ancora più delicata questa vicenda.

Il caso apre un discorso più ampio su quanto sia difficile tutelare la reputazione online e contrastare prodotti dimagranti e alimenti falsi venduti attraverso canali non verificati. La magistratura appare determinata a perseguire i responsabili per delimitare i danni e dare un segnale forte contro chi usa scorrettezze per guadagnare. Per chi acquista, la vicenda invita a prestare attenzione a offerte troppo allettanti e a cercare conferme da fonti ufficiali prima di affidarsi a simili soluzioni.

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