Nella ridente città di Cosenza, un evento ha preso forma, celebrando la tradizione del presepe e i valori umani e spirituali ad esso legati. L’iniziativa, ideata dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con diverse comunità, è stata accolta con entusiasmo da cittadini e autorità locali. Il progetto non solo valorizza l’artigianato locale, ma promuove anche principi fondamentali di solidarietà e vicinanza ai più bisognosi, rendendo la mostra un’importante occasione di riflessione per tutti.
L’inaugurazione della mostra di presepi
Il cuore della manifestazione ha battuto all’interno della Caserma “Paolo Grippo”, dove sono stati esposti sessantatré presepi artigianali. La cerimonia di inaugurazione ha visto la presenza di figure di spicco come il generale Riccardo Sciuto, comandante della Legione Carabinieri Calabria, che ha sottolineato il potere simbolico dei presepi come manifestazione di valori comuni. Presenti anche la prefetta di Cosenza Rosa Maria Padovano, il sindaco Franz Caruso e l’arcivescovo metropolita monsignor Giovanni Checchinato, tutti uniti nel celebrare l’importanza della tradizione natalizia.
“Condividiamo con la cristianità, con il cattolicesimo, molti dei principi fondamentali”, ha affermato Sciuto, rimarcando come i presepi rappresentino la natività quale simbolo di accoglienza e di supporto verso coloro che si trovano in condizioni di difficoltà. La mostra ha avuto così il merito di unire persone diverse in un momento di riflessione e condivisione, celebrando un valore imprescindibile: la comunità.
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Il messaggio di monsignor Checchinato
A conferma dell’importanza spirituale dell’evento, monsignor Giovanni Checchinato ha condiviso il suo pensiero sui presepi, paragonandoli a un linguaggio semplice e accessibile. Per l’arcivescovo, “fare il presepe nelle case corrisponde a quella espressione che ha detto Papa Francesco”, ovvero che la fede trascende i messaggi raffinati e si esprime nel dialetto. Questo aspetto evidenzia come la creazione di un presepe possa diventare un gesto intimo, capace di portare la spiritualità nelle case delle persone.
Checchinato ha anche messo in risalto come i personaggi che popolano il presepe riflettano la vita quotidiana, rappresentando non solo figure divine, ma anche uomini e donne, lavoratori e sognatori. Questa visione inclusiva del presepe, che abbraccia tutte le sfaccettature dell’esperienza umana, rende questa tradizione un elemento fondamentale della nostra storia. La fede, quindi, non è solo una questione di dogmi, ma entra nella quotidianità di ciascuno, rendendo le vite più ricche e significative.
Un’arte che unisce e resiste
Questa mostra non è solo un’esibizione di ingegno artigianale, ma un vero e proprio atto di resistenza culturale, che rinnova il legame tra tradizione e comunità. La realizzazione dei presepi richiede tempo, passione, e spesso il coinvolgimento di diverse generazioni, creando un legame intergenerazionale che è vitale per trasmettere valori e memorie. Allo stesso tempo, i presepi diventano un’opportunità per rilanciare il messaggio di unità, responsabilità sociale e aiuto verso chi è meno fortunato.
L’arte del presepe, radicata nella cultura italiana, offre anche spunti di riflessione e dialogo tra le diverse comunità presenti sul territorio. Ogni creazione racconta una storia unica, portando in sé il patrimonio culturale del luogo da cui proviene e facendo di questo evento un’occasione per condividere esperienze e modelli di vita. Cosenza, quindi, si farà portavoce di un messaggio di amore e fratellanza in un periodo dell’anno caratterizzato da riflessione e comunità.