Piano sicurezza a roma per l’intronizzazione del nuovo pontefice in concomitanza con il giubileo 2025

Piano sicurezza a roma per l’intronizzazione del nuovo pontefice in concomitanza con il giubileo 2025

A Roma, in vista del conclave e delle celebrazioni giubilari, un piano di sicurezza modulare coordina forze dell’ordine e servizi per gestire flussi di fedeli e garantire ordine durante eventi religiosi e pubblici.
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A Roma, in vista del conclave e delle celebrazioni giubilari, è stato predisposto un piano di sicurezza modulare e coordinato tra forze dell’ordine per gestire i grandi flussi di fedeli e garantire ordine durante gli eventi religiosi. - Gaeta.it

A Roma, in vista dell’inizio del conclave e della nomina del nuovo pontefice, si prepara un dispiegamento di sicurezza articolato e flessibile per garantire ordine durante le cerimonie. Questo avverrà in un anno già caratterizzato dalle celebrazioni giubilari, che vedranno un gran numero di fedeli e visitatori affollare la capitale. La gestione si annuncia complessa, vìsta la concomitanza di eventi religiosi e pubblici ravvicinati.

La strategia modulare e il coordinamento tra le forze dell’ordine

Il questore di Roma ha convocato nuovamente il tavolo tecnico, stavolta in via San Vitale, per mettere a punto un piano che possa reagire ai cambiamenti in tempo reale. Il dispositivo pensato è modulare, ossia basato su una struttura capace di adattarsi nello svolgersi degli eventi e sulla base della partecipazione del pubblico.

Alla riunione erano presenti tutte le forze di polizia coinvolte, incluso l’ispettorato di polizia Vaticano, la gendarmeria, la polizia locale di Roma Capitale, la protezione civile, l’ARES 118 e la struttura missione dedicata al giubileo. Queste risorse saranno coordinate insieme, così da coprire ogni aspetto della sicurezza. Il piano prevede sorveglianza a vista, verifiche puntuali e un controllo accurato degli accessi in tempo reale.

Sarà difficile stabilire con precisione il numero di fedeli che verranno ai riti o attenderanno l’annuncio dal balcone di Piazza San Pietro. Per far fronte a questa incognita, si applicherà uno schema detto del “doppio binario” che consentirà di mantenere una vigilanza strutturata ma anche pronta a sviluppi imprevisti.

La gestione degli afflussi nelle basiliche giubilari e l’impatto sulla città

Non solo al Vaticano si concentreranno i flussi di visitatori del giubileo. Le altre tre basiliche giubilari di Roma, in particolare Santa Maria Maggiore, hanno registrato un aumento significativo di fedeli. La basilica, in seguito all’arrivo di alcune reliquie legate a papa Francesco, ha visto una crescita di presenze che ha richiesto interventi specifici per garantire ordine e sicurezza.

La questura di Roma ha adottato un modello organizzativo che permette di monitorare i flussi nelle chiese e nelle zone circostanti, evitando che l’afflusso superi le capacità di accoglienza e senza impattare negativamente sulla vita quotidiana degli abitanti. Questo modello è in continua revisione per adeguarsi alle necessità di un pubblico sempre più numeroso.

La prefettura ha programmato riunioni periodiche per aggiornare lo stato della sicurezza e le misure di controllo, riconoscendo l’importanza di un quadro informativo in evoluzione. La prima di queste consultazioni è fissata per il pomeriggio di oggi, con l’obiettivo di garantire un coordinamento costante.

La messa in sicurezza ai tempi del conclave e la nomina del pontefice

Il momento di inizio delle celebrazioni ufficiali sarà la messa di apertura del conclave, quando i cardinali si raduneranno per eleggere il nuovo pontefice. Da quel momento fino alla prima celebrazione officiata dal nuovo papa, il sistema di sicurezza lavorerà giorno per giorno “come se” ogni fase fosse un evento critico di alto livello. La priorità sarà mantenere condizioni di massima sicurezza adeguate alle circostanze che si svilupperanno sul momento.

Non si tratta solo di un evento religioso ma di un appuntamento che coinvolge non solo città e fedeli, ma anche un vasto dispositivo di forze deputate all’ordine pubblico. Il service di sicurezza dovrà intercettare e rispondere agli imprevisti grazie a un modello dinamico e flessibile. L’attenzione particolare va al modo con cui verranno gestite le “fumate” e l’annuncio ufficiale del nuovo papa, momenti particolarmente delicati e di grande afflusso.

Gli eventi giubilari si intrecciano nella cornice della città

Il 2025 non è solo l’anno dell’elezione papale. Roma vive un intenso calendario giubilare che animerà la città in vari punti, creando intersezioni di pubblico e traffico. Tra questi eventi spicca il giubileo delle bande musicali, previsto già per il weekend successivo, con manifestazioni che andranno a interessare le zone attorno al Vaticano.

Anche se gli appuntamenti legati al giubileo proseguiranno, si assicurerà la continuità del percorso dei pellegrini verso la Porta Santa, evitando che le misure di sicurezza restringano inutilmente il transito abituale dei fedeli. Questa coesistenza tra ordinarietà e straordinarietà di eventi sarà una delle sfide maggiori per gli organizzatori.

Proprio per questo, dal mattino del 7 maggio, sarà attivata una perimetrazione serrata che comprenderà via Conciliazione, via di Porta Angelica e Piazza del Sant’Ufficio. L’accesso sarà sottoposto a un doppio controllo: prima un filtro esterno, poi i check point permanenti sul colonnato di Piazza San Pietro. Un sistema pensato per evitare assembramenti e garantire la sicurezza senza paralizzare l’area.

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