Peschereccio sorpreso a pescare con reti a strascico vicino ai faraglioni di capri multa e sequestro

Peschereccio sorpreso a pescare con reti a strascico vicino ai faraglioni di capri multa e sequestro

La Guardia di Finanza di Napoli ferma un peschereccio che usava reti a strascico vietate vicino ai faraglioni di Capri, con sanzioni, sequestri e destinazione sociale del pescato per tutelare l’ecosistema marino della Campania.
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La Guardia di Finanza ha fermato un peschereccio che usava reti a strascico in un’area protetta vicino ai faraglioni di Capri, sequestrando l’attrezzatura e destinando il pescato a fini sociali, nell’ambito dei controlli per tutelare l’ecosistema marino campano. - Gaeta.it

La Guardia di Finanza ha fermato un peschereccio che stava usando reti a strascico in un’area protetta vicino ai faraglioni di capri. L’operazione, svolta dalle motovedette del reparto operativo aeronavale di napoli, fa parte dei controlli intensificati sulle coste turistiche della campania. Sono scattate sanzioni e sequestri per l’imbarcazione, mentre il pescato è stato destinato a fini sociali. Le autorità confermano un monitoraggio continuo per difendere le risorse marine.

Il controllo delle fiamme gialle nei pressi dei faraglioni

Questa mattina, le motovedette della Guardia di Finanza di napoli hanno bloccato un peschereccio che impiegava reti a strascico a ridosso dei famosi faraglioni di capri. Quest’area, sottoposta a vincoli ambientali, vieta metodi di pesca invasivi che danneggiano il fondale e la fauna marina. Il peschereccio è stato individuato durante una delle tante attività di monitoraggio sulle coste campane, soprattutto in luoghi turistici con elevato impatto naturale. L’intervento ha interrotto subito l’attività di pesca illegale.

L’attrezzatura da pesca, considerata non conforme alla normativa vigente, è stata sequestrata dagli agenti. Il proprietario dell’imbarcazione, noto alla Guardia di Finanza per precedenti violazioni, dovrà rispondere di una multa amministrativa pari a 2.000 euro. Ulteriori provvedimenti riguardano la licenza di pesca, a cui sono stati tolti 12 punti, e la possibile sospensione dell’autorizzazione stessa, stavolta più probabile visto il reiterarsi delle infrazioni.

Impatti ambientali e reazioni delle autorità

La tecnica dello strascico, pur consentita in alcune condizioni, è vietata in aree marine protette come quella attorno ai faraglioni a capri. Questa pratica compromette il fondo marino e sottrae habitat essenziali a molte specie. Nell’area interessata, la presenza di forme di vita uniche ha determinato la classificazione come zona di tutela ambientale. Le forze dell’ordine dichiarano che rafforzeranno i controlli per evitare danni che potrebbero compromettere la biodiversità del golfo di napoli e dell’intero arcipelago campano.

Le sanzioni applicate non servono solo a punire l’inosservanza delle regole, ma anche a scoraggiare comportamenti che minano la pesca sostenibile. In questo caso, la reputazione del titolare della licenza e la sua posizione amministrativa sono seriamente compromesse. Le autorità sottolineano l’importanza di rispettare le normative per garantire la salvaguardia degli ecosistemi marini e la prosecuzione delle attività di pesca per le future generazioni.

Destinazione sociale del pescato e impegno della guardia di finanza

Il pescato recuperato dalla Guardia di Finanza è stato sottoposto ai controlli della locale asl, che l’ha giudicato idoneo al consumo umano. Per evitare sprechi, i prodotti ittici sono stati destinati alla Caritas, che li ha distribuiti a chi ne ha bisogno. In questo modo si coniuga il rispetto della legge con l’aiuto sociale, senza che il sequestro comporti un danno diretto alla comunità locale.

Le Fiamme Gialle hanno ribadito che continueranno il controllo costante, anche notturno, sulle acque campane. Le operazioni riguardano soprattutto i tratti costieri dove insistono aree marine protette e dove la pressione dell’attività umana richiede una vigilanza steady per tutelare habitat fragili. La prevenzione e l’azione repressiva della pesca illegale sono considerate cruciali per mantenere saldo l’equilibrio dell’ecosistema marino e per sostenere uno sfruttamento responsabile delle risorse ittiche della regione.

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