Il 4 luglio 2025, il Parlamento italiano ha sancito un importante passo in avanti per il settore del florovivaismo con l’approvazione di una nuova legge che fissa obiettivi chiari e concreti. Questo provvedimento rappresenta un segnale di attenzione verso un settore in continua espansione e rilevante per l’economia nazionale. L’incontro tenutosi in concomitanza con la presentazione del primo rapporto nazionale sul florovivaismo, promosso da Coldiretti, ha messo in luce i dati e le potenzialità del comparto, evidenziando la necessità di un approccio rinnovato da parte della politica italiana.
Un quadro normativo per il florovivaismo
Durante la conferenza intitolata “Florovivaismo italiano. Il motore verde del Paese”, Mirco Carloni, presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati, ha sottolineato l’importanza della nuova legge nel rimuovere gli ostacoli che frenano lo sviluppo del florovivaismo. Quel settore, da tempo segnalato come in grande crescita, aveva bisogno di una risposta chiara da parte delle istituzioni. La legge quadro rappresenta dunque un insieme di principi che mira a migliorare le condizioni del mercato, riducendo le disparità e stimolando la competitività delle imprese italiane.
Il rapporto presentato durante l’incontro rappresenta un momento cruciale, in quanto offre per la prima volta una visione approfondita e dettagliata del settore florovivaistico in Italia. Realizzato dal centro studi Divulga, questo documento si propone di essere una vera e propria fotografia del comparto, attraverso dati e analisi che permettono di misurare le tendenze e le opportunità di crescita. L’analisi restituisce un quadro chiaro della situazione attuale, evidenziando la necessità di una riforma che non solo riconosca il valore del florovivaismo, ma che supporti anche la sua espansione.
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Il salone internazionale del verde come palcoscenico
Il Salone internazionale del Verde, Myplant & Garden, che si svolgerà dal 19 al 21 febbraio 2026 a Fiera Milano Rho, rappresenta un’importante occasione per il settore. Qui, si prevede un confronto tra istituzioni, professionisti e imprenditori, per discutere delle prospettive future e dei temi strategici per la crescita del florovivaismo italiano. Carloni ha evidenziato l’importanza di questo evento, sottolineando come la volontà del governo di realizzare un piano strategico nazionale per il florovivaismo possa portare a risultati significativi.
Un aspetto cruciale che è emerso durante la conferenza riguarda l’importanza della produzione locale. Carloni ha evidenziato che non è accettabile che gli appalti pubblici per arredi urbani favoriscano una concorrenza al ribasso, che danneggia le imprese italiane produttrici di fiori e piante. L’obiettivo, sottolineato con chiarezza, è quello di ridurre le importazioni, valorizzando le capacità produttive italiane, che presentano un potenziale enorme.
Sfide e opportunità per il settore
La legge approvata dal Parlamento non è soltanto una risposta alle esigenze del settore, ma rappresenta un impegno preciso per affrontare le sfide future. Carloni ha accolto con favore l’assorbimento della proposta di legge del capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, nel testo finale della legge delega. Si tratta di un passo storico dopo anni di richieste e tentativi per dare stabilità e visibilità al settore florovivaistico.
I temi da affrontare risultano vari e complessi: dalla questione fiscale a quella logistica, passando per la premialità dei piani di sviluppo rurale. Questi sono aspetti che, fino a oggi, spesso non hanno ricevuto l’attenzione adeguata, ostacolando la crescita della filiera. La previsione di decreti attuativi che seguiranno l’approvazione della legge delega rappresenta un ulteriore tassello per garantire risposte concrete e tempestive.
Grazie al lavoro congiunto tra le istituzioni e il Ministero, compresi i ringraziamenti a sottosegretari come La Pietra, si intravede un futuro positivo per il settore florovivaismo. I dati evidenziano una crescita costante e un potenziale notevole, che ora ha bisogno di strategie mirate per affermarsi definitivamente sul mercato, ma soprattutto per dare valore a un comparto che si configura sempre più come un pilastro dell’economia italiana.