Papa Francesco annuncia la traduzione in cinese della catechesi: un passo storico verso l'inclusione

Papa Francesco annuncia la traduzione in cinese della catechesi: un passo storico verso l’inclusione

Papa Francesco annuncia che, a partire dall’Avvento, le catechesi saranno tradotte in cinese, promuovendo inclusività e dialogo con la comunità cattolica cinese durante l’udienza generale in Piazza San Pietro.
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Papa Francesco annuncia la traduzione in cinese della catechesi: un passo storico verso l'inclusione - Gaeta.it

Papa Francesco ha reso noto un’importante novità per la comunità cattolica durante la tradizionale udienza generale del mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro. A partire dalla prossima settimana, in occasione dell’Avvento, la sintesi della catechesi verrà tradotta in lingua cinese, coinvolgendo lettori cinesi accanto a quelli già presenti. Questa decisione segna un significativo passo verso l’inclusività della Chiesa Cattolica, riflettendo l’impegno di Papa Francesco nel promuovere un dialogo aperto con la comunità cinese.

La novità della traduzione in cinese

Nel suo annuncio, Papa Francesco ha sottolineato che dalla prossima settimana, lettori di lingua cinese affiancheranno il lettore italiano e quelli delle altre lingue, come francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo e polacco. Questo passo si inserisce in una strategia più ampia della Chiesa per aumentare l’accessibilità delle sue comunicazioni, specialmente per un pubblico sempre più diversificato.

La traduzione delle catechesi rappresenta un grande cambiamento non solo a livello linguistico, ma anche culturale. La possibilità di ascoltare il messaggio del Papa in cinese offre un’opportunità unica per i fedeli di lingua cinese di connettersi più profondamente con il pensiero e i valori cristiani. Essa rafforza l’inclusione di una comunità che, in diverse occasioni, è stata al centro delle attenzioni di Papa Francesco.

L’attenzione di Papa Francesco verso la Cina

L’amore di Papa Francesco per il popolo cinese si è manifestato in numerosi messaggi e dichiarazioni nel corso degli anni. Già nel settembre 2018, durante un discorso, il Pontefice aveva descritto la Cina come “una terra ricca di grandi opportunità” e aveva elogiato il suo popolo come custode di un patrimonio culturale inestimabile. Queste affermazioni evidenziano non solo l’apprezzamento per la cultura cinese, ma anche un invito a costruire relazioni positive tra la Chiesa e la nazione.

La visita apostolica in Mongolia del 3 settembre 2023 ha visto Papa Francesco inviare un saluto speciale al “nobile popolo cinese”, sottolineando l’importanza di essere sia buoni cristiani che buoni cittadini. Durante una conferenza stampa, ha espressamente dimostrato il suo desiderio di visitare la Cina, esprimendo ammirazione e rispetto per il Paese. La sua apertura e la ricerca di un dialogo con il popolo cinese rappresentano un forte messaggio di inclusione e speranza per la comunità cattolica in Cina.

Le origini della comunicazione in cinese

Il portale di Radio Vaticana-Vatican News ha una lunga tradizione nella diffusione di informazioni in cinese, iniziata nel 1950. Nel 1981, L’Osservatore Romano ha pubblicato per la prima volta articoli in cinese, un segno della crescente attenzione della Chiesa verso questa lingua e cultura. Giovanni Paolo II, durante un discorso emozionante a Hiroshima, ha pronunciato alcune frasi in cinese, segnando un momento storico nella comunicazione tra la Santa Sede e la comunità cinese.

Nel 2009 la lingua cinese è stata integrata nel sito ufficiale della Santa Sede, un ulteriore passo verso il potenziamento delle comunicazioni nella lingua di uno dei più grandi popoli del mondo. La pubblicazione del notiziario in cinese semplificato da parte di Fides, avvenuta nel 1998, ha completato questo quadro, offrendo notizie e aggiornamenti alla comunità in Cina e all’estero.

La decisione di tradurre le catechesi in cinese rappresenta quindi una continuità in un percorso iniziato decenni fa, cercando di rafforzare i legami tra la Chiesa Cattolica e il popolo cinese. Con questo nuovo passo, Papa Francesco dimostra che la Chiesa è un organismo vivo e dinamico, pronto ad adattarsi e comunicare con tutti, nel rispetto delle diversità culturali.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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