La sala del nucleo redazionale della TgR Rai Calabria all’interno di Palazzo Campanella ha ricevuto oggi un importante riconoscimento. È stata intitolata al giornalista Pietro Bellantoni, scomparso prematuramente un anno fa. Questa cerimonia non solo celebra la carriera di Bellantoni, ma rappresenta anche un omaggio significativo alla sua integrità e passione per il giornalismo.
Un tributo alla carriera di Pietro Bellantoni
Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha presieduto la cerimonia di intitolazione della sala, in collaborazione con i rappresentanti locali e nazionali della TgR. Mancuso ha esemplificato il valore di Bellantoni, descritto come un “cronista di razza” e una persona di grande umanità. L’atto di intitolazione si è svolto dopo un incontro riservato tra Mancuso e la famiglia del giornalista, inclusi la moglie Ketty, i genitori e la sorella, un momento di grande intimità in cui sono stati condivisi ricordi e affetti.
Il presidente ha sottolineato l’importanza di onorare la memoria di Bellantoni non solo a livello professionale, ma anche come un modello per tutti coloro che lavorano nel campo dell’informazione. Il suo impegno e il suo attaccamento ai valori del giornalismo sono stati temi ricorrenti durante la cerimonia. Presenti anche altre figure significative della TgR e della Rai, tra cui Riccardo Giacoia, Roberto Pacchetti e Daniele Macheda, attestando l’importanza del tributo anche al di fuori del circuito regionale.
Leggi anche:
Un momento di ricordo e celebrazione
La cerimonia ha visto anche un incontro pubblico nella sala “Federica Monteleone”, dove sono stati espressi ricordi e aneddoti su Bellantoni. Mancuso ha affermato che l’intitolazione della sala rappresenta un riconoscimento unico per il valore professionale del giornalista, evidenziando il suo contributo alla comunità giornalistica calabrese e il rispetto che ha guadagnato nel corso della sua carriera.
Pacchetti, condirettore della TgR, ha rivelato che l’intitolazione è solo il primo passo di un percorso per commemorare Bellantoni. In programma ci sono ulteriori intitolazioni, tra cui quella di una sala montaggio a Pino Anfuso, altro noto cinegiornalista calabrese. La comunità giornalistica ha dimostrato un forte senso di unità nell’apprendersi di queste iniziative, dimostrando l’affetto e il rispetto per i colleghi che hanno segnato la storia della Rai in Calabria.
Il contributo di Bellantoni alla comunità giornalistica
Nel corso della cerimonia, Giacoia ha condiviso la sua esperienza personale come collega di Bellantoni. Ricorda come, dopo essere stato assunto, veniva incoraggiato a superarsi leggendo i lavori di Pietro, il quale era un esempio per i nuovi arrivati. Questa testimonianza parla non solo dell’abilità di Bellantoni come giornalista, ma anche del suo impatto positivo sugli altri, creando un ambiente di apprendimento e crescita.
Altri partecipanti hanno narrato le loro esperienze con Bellantoni, evidenziando il suo impegno costante e il desiderio di portare la verità al pubblico. Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, ha sottolineato come Bellantoni avesse realizzato il sogno di molti aspiranti giornalisti della sua generazione, affermando che il suo successo era un traguardo ottenuto grazie al suo talento e alla sua dedizione.
Questo evento segna non solo un momento di tristezza per la scomparsa di un grande professionista, ma anche un’opportunità per riflettere sul suo lascito e sull’impatto che ha avuto nella vita di chi ha lavorato con lui e di chi ha beneficiato delle sue inchieste e reportage.