Otto agenti feriti a valle armea durante disordini di detenuti ubriachi a sanremo

Otto agenti feriti a valle armea durante disordini di detenuti ubriachi a sanremo

Disordini nel carcere di Valle Armea a Sanremo causati da tre detenuti ubriachi, con otto agenti feriti; sindacato UilPa denuncia sovraffollamento e chiede rinforzi per migliorare la sicurezza.
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Nella notte del 25 aprile, disordini causati da tre detenuti ubriachi al carcere di Valle Armea a Sanremo hanno ferito otto agenti, evidenziando problemi di sovraffollamento e la necessità di rafforzare la sicurezza. - Gaeta.it

Nella notte tra giovedì e venerdì, al carcere di valle armea a sanremo, si sono verificati disordini provocati da tre detenuti stranieri in stato di ebbrezza. Otto poliziotti della penitenziaria, tra cui il vicecomandante, hanno riportato ferite durante l’intervento. La situazione ha sollevato preoccupazioni circa le condizioni interne della struttura, in particolare rispetto al sovraffollamento e al bisogno di rafforzare la sicurezza.

I fatti: disordini e aggressioni in carcere

Il caos è iniziato intorno alle 21 del 25 aprile nel carcere di valle armea, quando tre detenuti stranieri, visibilmente ubriachi, hanno iniziato a creare problemi. La situazione è degenerata in ore di tensione fino alle 5 del mattino successivo. Al momento della richiesta del personale di far rientrare i detenuti nelle celle, i tre hanno reagito con violenza. Otto agenti, coinvolti nelle operazioni di contenimento, hanno riportato ferite. Fra loro c’è anche il vicecomandante, una figura chiave nella gestione della sicurezza interna. Secondo fonti sindacali, alcuni poliziotti sarebbero stati colpiti con lamette, specialmente al volto. Questo dettaglio evidenzia come gli episodi abbiano raggiunto un livello di criticità alto, con strumenti di autolesionismo o di offesa usati contro gli agenti.

Le condizioni carcerarie e il sovraffollamento

La situazione di valle armea non è nuova a episodi di tensione. Il sindacato UilPa polizia penitenziaria, rappresentato da Fabio Pagani, ha puntato il dito contro il sovraffollamento come una delle cause principali del problema. Il carcere ospita più detenuti rispetto alla sua capienza, situazione che influisce sulla gestione quotidiana e sulla sicurezza del personale e dei reclusi. La convivenza forzata in spazi ristretti, unita a condizioni di stress e mancanza di risorse adeguate, contribuisce all’escalation di incidenti come quello della notte. La difficoltà nel monitorare e controllare i detenuti sotto l’effetto dell’alcol o di sostanze si somma all’impossibilità di mantenere un ordine stabile.

La richiesta di rinforzi e le misure di sicurezza

Dopo l’incidente, UilPa ha richiesto l’invio urgente di rinforzi per garantire la sicurezza interna del carcere. L’obiettivo è scongiurare ulteriori episodi violenti e migliorare la gestione tra agenti e detenuti. La presenza di un numero adeguato di personale consente di intervenire rapidamente in caso di emergenze e prevenire situazioni critiche. Oltre al rafforzamento della pianta organica, il sindacato chiede una maggiore attenzione alle condizioni di detenzione complessive, per alleviare pressioni e rischi. La gestione di casi di intossicazione alcolica o di altre forme di alterazione tra i detenuti deve diventare più efficace, prevedendo protocolli e risorse specifiche.

Il ruolo della polizia penitenziaria nel mantenimento dell’ordine

Gli agenti della polizia penitenziaria svolgono un compito delicato, soprattutto in strutture come valle armea dove le tensioni sono frequenti. Intervenire in situazioni di disordini richiede non solo preparazione tecnica ma anche capacità di gestione del conflitto. L’episodio della scorsa notte mette in luce le difficoltà quotidiane affrontate dal personale. Le ferite riportate da otto agenti confermano quanto sia complesso mantenere un equilibrio tra rigidità e controllo umano. Riconoscere i rischi concreti significa anche studiare nuove strategie operative e rafforzare il supporto verso chi lavora in prima linea.

Il disagio che ha colpito il carcere di valle armea a sanremo durante la notte del 25 aprile rappresenta un momento critico. Il sovraffollamento e la gestione dei detenuti in condizioni difficili continuano a segnare una sfida per il sistema penitenziario. Gli interventi di rafforzamento della sicurezza e le riflessioni sulle condizioni di detenzione avranno un peso significativo sulle prossime settimane.

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