La tranquillità di Ladispoli e Cerenova è stata scossa da una serie di furti d’auto che hanno preoccupato i cittadini. Le lamentele riguardavano veicoli regolarmente parcheggiati danneggiati e privati di pezzi, un fenomeno che non è passato inosservato alle forze dell’ordine. Il Commissariato di Ladispoli, sotto la guida del dottor Fabio De Angelis, ha avviato un’indagine culminata il 29 novembre con l’arresto di due individui legati a una rete di ladri d’auto.
Le denunce dei cittadini e l’intervento della polizia
Negli ultimi mesi, i cittadini di Ladispoli e Cerenova hanno segnalato un incremento preoccupante di furti d’auto. Molti residenti si sono trovati di fronte a automobiline vandalizzate, con molteplici parti rubate. Questo clima di insicurezza ha spinto le autorità a intensificare i pattugliamenti e ad attivarsi per rispondere a queste segnalazioni.
Il 29 novembre, durante un normale giro di pattuglia, gli agenti hanno effettuato un avvistamento sospetto in via Alabama. Un uomo si trovava nascosto tra due auto, ma alla vista dei poliziotti ha tentato di scappare. Questo episodio ha acceso i campanelli d’allarme e ha spinto gli agenti a indagare ulteriormente sull’accaduto.
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Controllando l’area, gli agenti hanno trovato due veicoli parcheggiati con evidenti segni di manomissione. Uno di questi, una Volkswagen Golf, ha attirato la loro attenzione poiché risultava chiusa ma conteneva sacchi neri e probabilmente pezzi di auto rubati. La Golf è stata quindi sequestrata, avviando un’inchiesta più approfondita.
Approfondimenti e sorveglianza
Gli agenti del Commissariato hanno immediatamente analizzato i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Da queste immagini è emerso che la Golf e un altro veicolo, una BMW, erano stati visti nei pressi del luogo del furto durante le prime ore del mattino. Questo ha portato a un appostamento nei confronti della BMW, un passo decisivo per il prosieguo dell’indagine.
Le forze dell’ordine hanno atteso fino a quando non hanno visto arrivare i sospetti, identificati in un uomo di origine rumena e una donna ucraína. Nonostante fossero nei pressi dell’auto, i due non sono stati in grado di fornire giustificazioni valide per il loro comportamento, il che ha sollevato ulteriori sospetti sulla loro presenza.
Perquisizione e scoperta dell’attrezzatura
La progressione dell’indagine ha portato a un intervento di polizia in casa dei due individui, residenti a Marina di Cerenova. Qui, gli agenti, in collaborazione con la squadra di polizia giudiziaria, hanno scoperto una vasta gamma di attrezzature meccaniche e tecnologiche. Questi strumenti erano sotto misura e risultavano idonei a forzare qualsiasi serratura di auto e disattivare i sistemi di allerta.
In aggiunta, sono state rinvenute numerose parti di auto di grandi dimensioni. Questi ritrovamenti hanno confermato la connessione dei due con la serie di furti denunciati dai cittadini. La polizia ha avviato una serie di accertamenti per risalire ai complici coinvolti in questa rete di criminalità organizzata.
Le indagini proseguono
Attualmente, il duo arrestato si trova in attesa di provvedimenti da parte dell’Autorità Giudiziaria. Gli investigatori hanno il compito di reperire ulteriori informazioni e chiarire l’entità dei crimini perpetrati. Il rinvenimento delle parti di veicoli e dell’attrezzatura sofisticata rappresenta un passo significativo nella lotta contro i furti d’auto nella regione. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza dei residenti e prevenire futuri incidenti simili.