Operazione "Black Monday": smantellata rete di spaccio al centro di San Martino Valle Caudina

Operazione “Black Monday”: smantellata rete di spaccio al centro di San Martino Valle Caudina

Operazione “Black Monday” della Squadra Mobile di Avellino smantella traffico di cocaina e hashish legato alla camorra, con arresti significativi e un impegno continuo contro il narcotraffico nella regione.
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Operazione "Black Monday": smantellata rete di spaccio al centro di San Martino Valle Caudina - Gaeta.it

Una nuova operazione della Squadra Mobile di Avellino ha portato alla luce un traffico di sostanze stupefacenti che aveva come base operativa un’abitazione per molti anni considerata un punto strategico per lo spaccio di cocaina e hashish. Lo stupore della popolazione di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino, è palpabile dopo l’operazione “Black Monday” che ha visto coinvolte le famiglie legate alla camorra locale, segnando un’altra tappa nel contrasto al narcotraffico nella regione.

Dettagli dell’operazione e arresti effettuati

L’intervento della polizia ha avuto inizio nelle prime luci dell’alba con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino. La richiesta è stata presentata dal procuratore Domenico Airoma, il quale ha evidenziato l’importanza di questo blitz nel contesto della lotta alla criminalità organizzata. Tra i soggetti colpiti dall’ordinanza, spiccano la moglie e la figlia di Clemente Fiore, noto esponente del clan Pagnozzi, in carcere per associazione mafiosa.

Mentre la moglie è stata sottoposta all’obbligo di dimora, la figlia ha ricevuto ordinanza di arresto, passando quindi agli arresti domiciliari. Ulteriori tre persone sono state coinvolte nell’operazione: uno sottoposto a domiciliari e gli altri due con obbligo di dimora nel comune di residenza. Queste misure mirano a limitare la libertà delle persone coinvolte e a interrompere i legami con il traffico di stupefacenti.

La rete di spaccio: modalità e zone di approvvigionamento

Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato in collaborazione con la magistratura, hanno svelato modalità operative specifiche del gruppo. La droga, in particolare cocaina e hashish, veniva approvvigionata nelle note piazze di spaccio delle aree concentrate di Scampia e Caivano, zone conosciute per la loro intensa attività di narcotraffico. L’organizzazione provvedeva poi a distribuire le sostanze stupefacenti tra i comuni della Valle Caudina e le aree limitrofe della provincia di Benevento.

Questo traffico ha rappresentato un grave problema per la sicurezza e la salute dei cittadini locali, in quanto ha alimentato una rete di consumatori e spacciatori in continua espansione. L’operazione “Black Monday” si propone non solo di colpire i soggetti direttamente coinvolti, ma anche di interrompere il flusso di droga che affligge le comunità, mettendo in atto una strategia di azione incisiva e sistematica.

Una strategia di contrasto al narcotraffico in corso

Il procuratore Airoma ha sottolineato l’importanza dell’operazione nel contesto di una strategia più ampia di lotta al traffico di sostanze stupefacenti. Questa iniziativa non è un caso isolato, ma piuttosto un tassello in un mosaico più grande di attività investigative coordinate. Le forze dell’ordine stanno attuando un approccio integrato, coinvolgendo vari servizi e agenzie per massimizzare l’efficacia delle operazioni.

La sinergia con i servizi di polizia giudiziaria e le indagini approfondite sui gruppi criminali hanno dimostrato di essere fondamentali nel contrasto al narcotraffico. L’obbiettivo è quello di non solo fermare questo business illecito, ma anche di proteggere le comunità e restituire sicurezza ai cittadini. Attraverso azioni come quella di “Black Monday”, si cercano di inviare segnali forti contro l’illegalità e il crimine organizzato, promettendo un impegno continuo delle autorità.

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