Il decreto appena approvato dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste destina 112,2 milioni di euro alle imprese agricole delle regioni del Sud Italia, includendo l’Abruzzo. Questa iniziativa mira a sostenere le aziende danneggiate dalla siccità del 2024 e rientra in un ampio provvedimento di attuazione del regolamento europeo 2024/2675. Il contributo riconosciuto alle imprese offre un aiuto concreto per affrontare le difficoltà economiche dovute alla perdita di redditività.
L’annuncio del sottosegretario D’Eramo
Il sottosegretario Luigi D’Eramo ha comunicato il risultato ottenuto tramite una nota, sottolineando l’importanza del provvedimento per il settore agricolo. Con questa misura, si attinge a una parte della riserva di crisi della Pac, che ha consentito l’assegnazione di 37,4 milioni di euro all’Italia. A questa somma si aggiungono ulteriori 74,8 milioni di euro di cofinanziamento nazionale garantiti dal Ministero dell’economia e delle finanze. Le aziende agricole interessate sono quelle situate nei Comuni in cui la perdita di redditività ha superato il 30%.
La nuova misura si adatta a un momento difficile per il settore. Le aziende che hanno subito danni possono ricevere un contributo che varia a seconda della gravità della perdita. I criteri stabiliti prevedono un indennizzo di circa 110 euro per ettaro per le aziende con danni tra il 30% e il 50%, 163 euro per ettaro nel caso di danni tra il 50% e il 70%, e 217 euro per ettaro per le aziende che hanno visto riduzioni di produzione oltre il 70%. Questo supporto è fondamentale per garantire la sostenibilità delle imprese agricole e per promuovere la ripresa dell’attività produttiva.
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Il quadro in Abruzzo
Focalizzandosi su l’Abruzzo, il sottosegretario ha evidenziato l’estensione delle aree coinvolte dal provvedimento. Nelle province de L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, oltre 64.300 ettari hanno registrato una riduzione della produzione compresa fra il 30% e il 50%. Anche se la quantità di terreno che ha subito una riduzione tra il 50% e il 70% è limitata a 5.275 ettari, le aziende di queste aree necessiteranno di assistenza immediata per superare le difficoltà economiche causate dalla siccità.
È un momento di grande preoccupazione per il settore agricolo, e tali misure rappresentano non solo un aiuto economico, ma anche una forma di riconoscimento dell’importanza dell’agricoltura come pilastro dell’economia locale. Il sottosegretario D’Eramo ha quindi definito questo passaggio come un risultato positivo che porta risorse significative per affrontare i cali di produzione, sottolineando l’impegno del governo nel sostenere gli agricoltori.
Comuni interessati e suddivisione dei danni
Il provvedimento individua anche i comuni specifici che beneficeranno degli aiuti. Per le aziende che hanno subito danni tra il 50% e il 70%, ci sono casi come Villavallelonga, situato nella provincia de L’Aquila, e una serie di comuni in provincia di Chieti, tra cui Altino, Lanciano e Roccascalegna. Diverse località nel pescarese e nel teramano, come Alanno e Guardiagrele, si trovano anch’esse fra i comuni coinvolti.
D’altra parte, per le riduzioni fra il 30% e il 50%, ci sono municipi come Morino, Rivisondoli e Scanno in provincia de L’Aquila. In Chieti, comuni come Bomba, Carpineto Sinello e Fossacesia compongono la lista. La strategia adottata punta a mirare a zone specifiche fortemente impattate per offrire supporto adeguato e mirato.
Il ripristino della produttività agricola è un obiettivo chiave per le imprese locali, e queste misure rappresentano un passo concreto verso il rilancio dell’intero settore. I fondi possono quindi rivitalizzare un comparto già sotto pressione e garantire un aiuto tempestivo per un’immediata ripresa delle attività.