Il nuovo codice della strada entra ufficialmente in vigore sabato 14 dicembre, dopo l’approvazione definitiva da parte del Senato. Tra le novità più significative entra una sezione dedicata ai monopattini elettrici, mezzi ormai quotidiani nel panorama urbano delle grandi città. La crescente diffusione di questo tipo di trasporto ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e all’uso irresponsabile, spingendo a una necessaria regolamentazione. Le nuove norme mirano a garantire un utilizzo più sicuro, ma ci sono opinioni contrastanti sulle conseguenze per gli utenti e le aziende di noleggio.
Le regole già in vigore e le novità introdotte
Nel 2021, il governo Draghi aveva già messo in atto misure per la gestione dei monopattini, come la riduzione della velocità massima a 20 km/h, e il mantenimento di un limite di soli 6 km/h nelle aree pedonali. L’obbligo di indicatori luminosi per indicare le manovre è stata un altro passo per migliorare la sicurezza stradale. Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada, le regole diventano ancor più rigide. Da sabato prossimo, sarà obbligatorio indossare il casco, un requisito fondamentale noto a molti, ma che può risultare oneroso per gli utenti e le aziende di sharing.
In aggiunta, i monopattini dovranno apparire dotati di targa e un’assicurazione di responsabilità civile . Queste norme cercano di fronteggiare la spinta ad un utilizzo più responsabile dei monopattini, ma sollevano interrogativi pratici e economici per chi utilizza o affitta questo mezzo di trasporto.
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Critiche e preoccupazioni da parte della politica
Le nuove disposizioni hanno immediatamente suscitato reazioni contrastanti. Eugenio Patané, Assessore alla mobilità del Comune di Roma, ha espresso preoccupazione per i potenziali effetti negativi. Secondo Patané, l’evoluzione nell’uso dei monopattini, orientato verso un utilizzo per il primo e ultimo miglio piuttosto che per scopi ludici, potrebbe subire un arresto. La paura è che queste regole possano alterare una tendenza positiva riscontrata nell’utilizzo quotidiano dei mezzi di trasporto.
In una dichiarazione risalente ad ottobre, Patané aveva evidenziato come i dati mostrassero un cambiamento nell’uso di monopattini e biciclette elettriche, utilizzati più frequentemente nei giorni feriali rispetto ai weekend. La riflessione si concentra sulla necessità di mutare le regole in corso d’opera, sottolineando che i contratti già in essere con le aziende di sharing non sono stati pensati per un brusco cambiamento normativo.
Impatti economici per le aziende di noleggio
La normativa che richiede il casco rappresenta un ulteriore fardello per le aziende che forniscono servizi di noleggio di monopattini elettrici. Coloro che possiedono un monopattino dovranno acquistare un casco e portarlo sempre con sé, mentre le aziende possono trovarsi nella difficile situazione di gestire il furto e la sicurezza degli accessori. Nessun sistema attuale permette di agganciare i caschi ai monopattini, esponendoli dunque a furti frequenti.
Le spese per garantire la conformità a queste nuove regole potrebbero portare al ritiro dal mercato da parte di alcune aziende. A Firenze, nel 2023, si è assistito ad un caso analogo, dove l’azienda RideMovi, specializzata nel noleggio di monopattini, ha denunciato costi insostenibili quando il Comune ha tentato di introdurre regole simili. L’amministratore delegato di RideMovi, Alessandro Felici, ha documentato come l’azienda fosse costretta a procurare centinaia di caschi al mese. Una situazione che ha evidenziato come il costo sulla gestione delle flotte possa influenzare seriamente la sostenibilità economica delle attività.
Un ulteriore timore proviene dall’idea che il carico burocratico potrebbe portare a un drastico calo della domanda, specialmente considerando il profilo degli utenti. Michele Francione, Direttore di Bit, ha sottolineato che l’80% dei noleggi avviene da parte di clienti occasionali, i quali potrebbero non essere disposti a trasportare un casco ogni volta che decidono di noleggiare un monopattino. Con il rischio di sanzioni di 400 euro, molti potrebbero scegliere di non utilizzare più i monopattini.
Aspettative future e possibilità di revisione normativa
In questa situazione complessa, le aziende del settore rimangono con il desiderio di vedere emessi decreti attuativi. Questi decreti potrebbero chiarire vari aspetti della nuova normativa, ed eventualmente, permettere di adattare alcune delle regole imposte. Una gestione più flessibile potrebbe contribuire a salvaguardare il mercato del noleggio e le opportunità lavorative ad esso correlate.
La questione dei monopattini elettrici è centrale nell’attuale dibattito sulla mobilità urbana in Italia. Mentre il governo cerca di garantire una maggiore sicurezza, le aziende e gli utilizzatori devono affrontare le sfide pratiche attribuite da una regolamentazione che potrebbe rivelarsi troppo rigida per un panorama in rapido cambiamento.