La recente modifica al Codice della Strada porta un inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe. Questa legge si inserisce nella crescente preoccupazione per la sicurezza stradale e mira a ridurre il numero di incidenti causati da comportamenti irresponsabili. Durante una videointervista con il Sole 24 Ore, il vicequestore della Polizia di Stato Alessandro Abruzzese ha fornito importanti chiarimenti in merito alle nuove normative e alle conseguenze per i trasgressori.
Gli effetti di alcol e droghe sulla guida
La guida richiede una notevole concentrazione e prontezza di riflessi. Sia l’alcol che le sostanze stupefacenti influenzano drasticamente le capacità del sistema nervoso centrale, rallentando le reazioni e alterando la percezione visiva del conducente. Studi hanno dimostrato che questi pericoli non sono da sottovalutare: un conducente in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe potrebbe non rendersi conto di ostacoli improvvisi, causando incidenti gravi.
Ad esempio, l’assunzione di alcol può ledere la capacità di valutare correttamente le distanze e i tempi di reazione, aggravando il rischio di collisioni. Infatti, il deterioramento delle funzioni neurologiche può compromettere anche la capacità di prendere decisioni rapide, come evitare un’auto ferma o un pedone che attraversa la strada. La guida diventa così un’attività estremamente rischiosa non solo per il conducente, ma anche per gli altri utenti della strada.
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Le nuove sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza
Una delle principali novità introdotte dalla nuova legge riguarda le sanzioni per chi viene trovato alla guida con un tasso di alcol compreso fra 0,51 e 0,8 grammi per litro. Sebbene le fasce di punibilità e gli importi delle sanzioni restino invariati, è importante sapere che ci sono conseguenze immediatamente applicabili.
In questo caso, l’illecito viene trattato come un reato amministrativo, con multe che variano da 543 a 2.170 euro. La legge prevede anche la sanzione accessoria della sospensione della patente, che può oscillare da tre a sei mesi. Inoltre, si applica la decurtazione di dieci punti dalla patente di guida. Le sanzioni più severe vengono applicate a chi supera tali limiti, con ulteriori severità legate ai livelli di alcol nel sangue.
La legge non stabilisce solo delle punizioni, ma cerca anche di sensibilizzare i conducenti sull’importanza di mantenere la sobrietà alla guida. La ripetizione di infrazioni per guida in stato di ebbrezza può portare a pene sempre più severe, compresa l’eventuale revoca della patente.
L’impatto della legge sulla sicurezza stradale
Con queste modifiche legislativa, l’obiettivo non è solo quello di punire, ma di educare la popolazione sulla grave questione della guida in stato di ebbrezza. La scelta di intensificare le sanzioni nasce dalla necessità di creare un deterrente efficace contro comportamenti che possono risultare fatali. Ogni anno, un numero significativo di incidenti stradali è attribuibile a conducenti che hanno violato le regole sulla sicurezza stradale, sottolineando l’urgenza di un intervento deciso.
Le forze dell’ordine, a partire dall’entrata in vigore della legge, hanno intensificato i controlli sul territorio, in particolare durante i fine settimana e in occasione di eventi o festività , momenti in cui il consumo di alcol tende a crescere. La collaborazione tra Polizia di Stato e altre autorità competenti sta diffondendo un messaggio chiaro: la sicurezza stradale è una responsabilità condivisa, e le conseguenze della guida in stato di ebbrezza non incidono solo sul trasgressore, ma su tutti gli utenti della strada.