Un’importante intesa è stata siglata tra la Camera di Commercio di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e l’Università di Trento, con l’obiettivo di rafforzare il sostegno alle imprese trentine, in particolare le piccole e medie. Questo accordo triennale si propone di realizzare un network efficace che promuova l’innovazione, la formazione e lo sviluppo di competenze necessarie per affrontare le sfide attuali legate alla digitalizzazione e alla sostenibilità.
L’accordo e i suoi obiettivi
L’intesa tra le istituzioni ha come riferimento il crescente bisogno delle aziende del territorio di adattarsi ai rapidi cambiamenti economici e tecnologici. In particolare, le piccole e medie imprese dovranno affrontare trasformazioni legate alla transizione digitale e alle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale, oltre a fare i conti con le dinamiche della cybersicurezza. In questo contesto, il Presidente della Camera di Commercio, Andrea De Zordo, ha evidenziato l’importanza di fornire supporto, formazione e analisi economiche strategiche alle aziende. Tali strumenti potrebbero rivelarsi decisivi per migliorare la loro competitività sul mercato.
Questi interventi saranno realizzati anche attraverso l’Accademia d’Impresa, un ente formativo concepito per supportare la crescita delle imprese tramite percorsi di formazione specifici. L’obiettivo ultimo è quello di garantire che le imprese trentine possano avere accesso a risorse e conoscenze adeguate, facilitando il loro inserimento in un mercato globale sempre più complesso.
Sviluppo sostenibile e innovazione
Un aspetto chiave dell’accordo riguarda il forte legame con i principi di sviluppo sostenibile, come delineato nell’Agenda 2030. Gli enti coinvolti si impegneranno a promuovere la cultura dell’innovazione, toccando temi fondamentali come la trasformazione digitale, la transizione 5.0 e le nuove tecnologie di cybersicurezza. Saranno inoltre affrontati i cambiamenti tecnologici necessari per attivare processi innovativi, e l’accordo prevede analisi economiche mirate a comprendere le tendenze della congiuntura economica locale.
L’intesa si propone non solo di migliorare le capacità delle imprese, ma anche di far luce su argomenti cruciali per l’economia della provincia. Rispetto alla struttura imprenditoriale e occupazionale del Trentino, l’accordo si impegna a sviluppare strumenti di analisi economica che possano orientare scelte strategiche e facilitare processi di sviluppo.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione Bruno Kessler, ha espresso un forte ottimismo riguardo a questa collaborazion. Sottolineando l’importanza della sinergia, ha affermato che la FBK mette a disposizione dei partner le proprie competenze e risorse. Questa condivisione, secondo Simoni, potrà facilitare una crescita comune e sostenibile per le imprese del territorio.
In un’ottica di continuità, il rettore dell’Università, Flavio Deflorian, ha affermato che l’accordo rappresenta un’evoluzione naturale di esperienze già avviate negli anni passati. Le iniziative già realizzate hanno gettato le basi per un’intesa più strutturata, capace di favorire uno sviluppo più organico e significativo di progetti congiunti, anche nell’ambito dei dottorati di ricerca.
Questa alleanza quindi, pur partendo da esperienze consolidate, si propone di ampliare e migliorare la capacità delle imprese trentine di adattarsi e prosperare in un contesto di continui cambiamenti, puntando su formazione e innovazione come strumenti fondamentali per il futuro.