Nel 2023, la Liguria registra un nuovo calo delle nascite, che si attesta a 8.343, con una diminuzione di 136 unità rispetto all’anno precedente e una flessione dell’1,6%. I dati, forniti dall’Istat, rivelano un trend preoccupante in atto dal 2012, quando il numero dei nati era significativamente più elevato. Questo articolo esplora il contesto attuale della natalità in Liguria, analizzando le tendenze demografiche, le statistiche e il significato di questi dati per la regione.
Un trend demografico in costante declino
La Liguria vive un periodo di contrazione demografica che si riflette nelle nascite, le quali non superano la soglia delle diecimila unità dal 2015. Il numero delle nascite era pari a 10.155 nel 2015 per poi scendere a 9.901 nel 2016, dando avvio a un declino continuo. Questi dati mostrano un netto confronto con i numeri registrati nel recente passato, che raggiunsero il picco di 12.450 nascite nel 2008 e 10.998 nel 1999. Il calo drammatico di natalità, pari a un -28% dal 2012, solleva interrogativi sulle cause e sulle conseguenze sociali ed economiche in Liguria.
Un aspetto significativo è rappresentato dal numero medio di figli per donna, che è di 1,05 per le madri italiane e di 1,86 per quelle straniere. Le madri italiane, con un’età media di 33,4 anni, scelgono di avere meno figli, mentre le madri straniere, con un’età media di 29,5 anni, mostrano una tendenza opposta. Quest’ultimo dato è emblematico: un nato su cinque in Liguria è di origine straniera, sottolineando la diversità culturale che caratterizza la regione.
Distribuzione provinciale delle nascite
Analizzando i dati a livello provinciale, Genova emerge come la provincia più produttiva in termini di nascite, con un totale di 4.618 nuovi nati. Segue Savona con 1.351 nascite, la Spezia con 1.220 e Imperia con 1.154. Questi numeri non solo riflettono la concentrazione demografica nelle diverse province, ma evidenziano anche come il calo delle nascite non sia uniforme su tutto il territorio. Ogni provincia affronta le proprie sfide demografiche e socio-economiche, che potrebbero influenzare ulteriormente le tendenze future.
In un contesto in cui la natalità è in caduta libera, città e comuni della Liguria devono riflettere su politiche e strategie per affrontare il fenomeno. È necessario rivedere le condizioni socio-economiche e i servizi offerti, in modo da incentivare le famiglie a crescere i propri figli nella regione.
I nomi più scelti nel 2023
Un altro aspetto interessante riguarda i nomi attribuiti ai nuovi nati. Leonardo e Ginevra si posizionano al primo posto rispettivamente tra i nomi maschili e femminili. Leonardo è stato scelto 199 volte, rappresentando il 4,6% del totale, mentre Ginevra è stata scelta 110 volte, corrispondente al 2,7% del totale. Questi dati non solo offrono uno spaccato delle preferenze culturali delle famiglie liguri, ma possono anche suggerire influenze di carattere culturale e sociale nella scelta dei nomi.
Il fatto che i nomi tradizionali continuino a dominare è un segnale della continuità e del legame con il passato, mentre la crescente diversità culturale nella regione si riflette anche nelle scelte di nomi più esotici. Comprendere queste dinamiche è cruciale per avere una visione complessiva della società ligure, che si trova ad affrontare la sfida della bassa natalità in un mondo in evoluzione.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Sara Gatti