Napoli prende parte alla mobilitazione nazionale “Presa della Battigia”, con un grande cartello “Vendesi” firmato Meloni-Manfredi su Castel dell’Ovo. Il Comitato Mare Libero Pulito e Gratuito Napoli e Napoli Libera denunciano la privatizzazione del patrimonio pubblico.
denuncia contro la privatizzazione
Il comunicato rilasciato espone la motivazione dietro l’azione, sottolineando la lotta contro la svendita e privatizzazione dei beni comuni. L’obiettivo è riappropriarsi del mare, rendendo accessibile e pulita tutta la costa, dal San Giovanni a Bagnoli, passando per Posillipo.
critica al governo
Gli organizzatori criticano il “Patto per Napoli” avviato dal governo Draghi e portato avanti da Meloni e Manfredi. In particolare, puntano il dito contro l’art. 14 del ‘DL Coesione’, che prevede un finanziamento di 1,2 miliardi di euro per la privatizzazione del litorale di Bagnoli, bypassando le leggi statali sul ripristino della linea di costa.
difesa del patrimonio comune
L’azione simbolica a Castel dell’Ovo rappresenta un grido contro la mercificazione del territorio e la perdita di spazi pubblici a favore degli interessi privati. Il messaggio è chiaro: il mare e il patrimonio comune devono tornare a essere fruibili e protetti per tutta la cittadinanza.
riflessioni sulla tutela ambientale
Oltre alla questione patrimoniale, l’iniziativa solleva interrogativi sull’importanza di preservare l’ambiente marino e costiero. La difesa della battigia diventa simbolo di una più ampia lotta per la salvaguardia dell’ecosistema e dell’identità territoriale di Napoli.
richiesta di azioni concrete
Gli attivisti chiedono provvedimenti immediati per invertire il processo di privatizzazione e per garantire la fruizione libera e sostenibile delle aree costiere. La protesta a Castel dell’Ovo si configura come un punto di partenza per un movimento più ampio di difesa del territorio e dell’ambiente.
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