L’11 dicembre a Napoli si svolgerà un’importante iniziativa solidale, il convegno intitolato “Progetto Sveva. Laboratorio di sartoria. I copricapo delle donne migranti per le pazienti oncologiche”. Questo evento, previsto per le ore 11 nell’Aula del Consiglio Regionale della Campania, si propone di presentare un progetto distintivo e significativo, frutto dell’impegno della Cooperativa sociale “Il Sentiero” di Teggiano. Al centro dell’iniziativa ci sono le pazienti oncologiche, a cui verranno donati copricapi realizzati da donne migranti nel contesto dei progetti SAI .
Un evento per la solidarietà
L’evento avrà un’importanza particolare per la comunità, poiché promuove non solo l’integrazione sociale, ma anche il sostegno a quel segmento di popolazione che affronta una delle sfide più dure: la malattia oncologica. Parteciperanno al convegno figure di spicco come Ilaria Perrelli, Presidente della Consulta regionale per la condizione della donna, e Tommaso Pellegrino, consigliere regionale e dirigente medico presso la Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” di Napoli. La presenza di autorità locali e professionisti del settore salute conferisce all’evento un ulteriore valore, dimostrando l’impegno della comunità nel sostenere cause umanitarie.
La sala del Consiglio Regionale sarà il palcoscenico dove si discuterà non solo dell’importanza di questo progetto, ma anche dei valori di solidarietà e accoglienza. Il convegno sarà moderato dalla giornalista Stefania Marino, che guiderà una discussione su temi cruciali legati alla salute e all’istruzione delle donne migranti e alla loro integrazione nelle comunità locali.
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I protagonisti del progetto
Il “Progetto Sveva” è dedicato alla memoria di Sveva Ferrajoli, moglie del sindaco di Bellosguardo, e si è sviluppato negli ultimi mesi coinvolgendo attivamente donne migranti ospitate nei centri di accoglienza di Atena Lucana, Sant’Arsenio, Sanza, Buonabitacolo e Montesano sulla Marcellana. Queste donne, tramite laboratori creativi situati a Sala Consilina e Bellosguardo, realizzano copricapi con grande professionalità e dedizione.
I modelli di copricapo che verranno sfilati durante il convegno porteranno nomi evocativi come “Rebecca”, “Vivian”, “Samya”, “Jamila” e “Chantal”, evidenziando la personalizzazione e l’attenzione dedicate a ciascun pezzo. Questo non è solo un’iniziativa di sartoria, ma un gesto simbolico di speranza e solidarietà. Le donne coinvolte nel progetto non solo si dedicano alla creazione di copricapi, ma si uniscono in un viaggio di integrazione e crescita personale, valorizzando le proprie competenze e contribuendo al benessere collettivo.
L’importanza della moda come strumento di integrazione
La moda ha un ruolo significativo in questo progetto, poiché diventa un mezzo per raccontare storie e connettere comunità diverse. Attraverso il “Progetto Sveva”, i copricapo non sono solo materiali da indossare, ma diventano simboli di una nuova vita e di unione tra culture diverse. L’iniziativa sottolinea come la creatività possa essere un ponte per superare le barriere sociali e culturali.
Ogni pezzo realizzato racconta una storia, e indossandoli, le pazienti oncologiche non solo riceveranno supporto fisico, ma anche un segnale forte di comunità e accoglienza. Il convegno rappresenterà quindi non solo un momento di presentazione, ma anche un’appassionante testimonianza del potere della moda di influenzare positivamente la vita delle persone.
Con l’approccio innovativo e umano di questo progetto, si avvia una nuova fase di coesione sociale, dimostrando che attraverso le sfide è possibile realizzare qualcosa di bello e utile per la comunità.