Napoli, il consiglio comunale approva mozione con sospensione rapporti istituzionali con enti israeliani legati al governo

Napoli, il consiglio comunale approva mozione con sospensione rapporti istituzionali con enti israeliani legati al governo

Il Comune di Napoli approva una mozione per sospendere collaborazioni con enti israeliani legati al governo di Tel Aviv, promuovendo aiuti umanitari a Gaza e sostenendo iniziative di pace con realtà civili israeliane.
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Il Comune di Napoli ha approvato all'unanimità una mozione che sospende le collaborazioni istituzionali con il governo israeliano, mantenendo invece rapporti con organizzazioni pacifiste, e si impegna a sostenere aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. - Gaeta.it

Il Comune di Napoli ha preso una posizione netta riguardo alla crisi in atto a Gaza. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione che chiede di interrompere ogni collaborazione con enti e istituzioni israeliane collegate direttamente all’attuale governo di Tel Aviv. La decisione arriva in un momento di forte tensione dovuta al conflitto in corso e rilancia il sostegno a organizzazioni israeliane impegnate nella pace.

Il consiglio comunale e la mozione approvata sul conflitto israelo-palestinese

Il 2025 ha visto il consiglio comunale di Napoli riunirsi in seduta monotematica per discutere la situazione umanitaria a Gaza. L’iniziativa nasce dalla volontà di rispondere alla crisi causata dal conflitto con Israele con una presa di posizione chiara. La mozione, presentata dal consigliere di maggioranza Sergio D’Angelo, ha ottenuto l’unanimità dei voti.

In base al testo, il sindaco Gaetano Manfredi e l’amministrazione devono cessare qualsiasi collaborazione istituzionale con enti, associazioni e altre istituzioni israeliane direttamente espressione del governo israeliano attuale. Questo comportamento si riferisce a tutti i settori in cui l’amministrazione comunale opera nel proprio ambito. Particolare attenzione viene invece riservata al rapporto con organizzazioni non governative israeliane che lavorano per la pace e il pacifismo, con cui si privilegeranno forme di collaborazione.

Distinzione tra governo israeliano e realtà civili

La mozione si distingue per la chiarezza con cui richiama la necessità di distinguere tra il governo di Israele e le realtà civili e pacifiste israeliane. Non si tratta quindi di un boicottaggio totale, ma di un gesto politico mirato a interrompere la cooperazione istituzionale con soggetti che rappresentano l’attuale leadership israeliana.

L’impegno del sindaco manfredi nella rete anci e nelle istituzioni regionali

Il documento impegnava anche il sindaco Manfredi, nota figura nella scena politica italiana e presidente nazionale Anci , a utilizzare la sua posizione per promuovere analoghe misure a livello regionale e nazionale.

Manfredi è chiamato a sostenere presso la Regione Campania l’introduzione di restrizioni precise sugli accordi istituzionali con le università, le imprese e le realtà israeliane, in particolare per quanto riguarda ambiti come la cultura, la ricerca scientifica, la formazione, gli scambi commerciali e tecnologici.

Strategie di estensione nazionale

Questo intervento non si limita a un contesto locale: il sindaco dovrà portare avanti la richiesta anche nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, confrontandosi con Governo e altre istituzioni regionali per cercare un’applicazione più ampia delle restrizioni.

Si tratta di una strategia che punta a far sentire l’appoggio di tutte le realtà locali italiane a una presa di distacco dal governo israeliano, senza però coinvolgere la società civile israeliana che si muove sul fronte della pace.

L’organizzazione di aiuti umanitari e le iniziative di assistenza per gaza

Tra le parti più concrete della mozione c’è l’impegno ad attivare iniziative di sostegno umanitario, rivolte in primis alla popolazione civile di Gaza, duramente colpita dal conflitto. L’amministrazione comunale lavorerà con enti sanitari, sociali e formativi per organizzare l’accoglienza e l’assistenza a chi fugge dalla zona di guerra o ha bisogno di aiuti urgenti.

Vengono previste strutture comunali per ospitare persone in fuga dalla crisi. Si punta anche a collaborare con il ministero degli Esteri e ad attivare iniziative coordinate nell’ambito del programma governativo chiamato ‘Food for Gaza’, un piano nazionale per fornire cibo e beni essenziali alla popolazione palestinese.

Questo mostra come l’azione del Comune non sia solo simbolica o politica, ma si traduca in aiuti concreti e interventi sul territorio, per alleviare le sofferenze di chi si trova nel cuore del conflitto.

L’approvazione di questa mozione segna un momento importante per la città di Napoli. Il Comune ribadisce la sua volontà di tenere comportamenti coerenti con la propria posizione civile e politica. Il sindaco Manfredi, riconosciuto anche a livello nazionale, si trova ora impegnato a rappresentare questa linea anche nelle sedi più ampie delle istituzioni italiane.

La gestione attenta dell’assistenza umanitaria e la distinzione netta fra i diversi attori israeliani dimostra un approccio focalizzato sulla risposta alla crisi umanitaria senza generalizzare o colpire la società civile oltre i governi.

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