Napoli sta mettendo in campo un piano concreto per rendere più sicura la città grazie a un consistente aumento delle telecamere nei quartieri più esposti a episodi di criminalità. L’iniziativa, sostenuta da fondi ministeriali, mira a migliorare la sorveglianza e il controllo nei luoghi sensibili, rispondendo alle esigenze di cittadini e autorità locali. Il prefetto Michele di Bari ha illustrato i dettagli di questo intervento che si integra in un piano più ampio contro la criminalità.
La nuova mappa della videosorveglianza a Napoli: interventi e numeri
Nei primi mesi del 2025, Napoli ha registrato un aumento significativo del numero di telecamere installate nelle zone a rischio. Il prefetto Michele di Bari ha spiegato che “ogni volta che si è verificato un episodio delittuoso si è proceduto rapidamente con interventi mirati al potenziamento della sorveglianza video.” Questo approccio ha permesso di coprire alcune aree critiche dove la presenza delle forze dell’ordine risulta più difficile mantenere costante. Le videocamere non solo registrano, ma rappresentano un deterrente immediato per chi intende compiere azioni illegali.
Il piano si concentra soprattutto sui quartieri storicamente più vulnerabili, dove la frequenza di reati come furti, danneggiamenti e atti di microcriminalità è maggiore. Vengono posizionate telecamere in punti strategici, come incroci, piazze e strade con traffico intenso o frequentate da molte persone, garantendo così un campo visivo ampio e continuo. Questi interventi, decisi in tempi rapidi, cercano di cogliere e prevenire situazioni di pericolo prima che degenerino.
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I finanziamenti del ministero dell’interno e il ruolo del ministro Piantedosi
A marzo 2025 è arrivato il via libera del ministero dell’interno a un grosso stanziamento di fondi destinati alla sicurezza urbana in Campania. A sottolinearlo è stato proprio il prefetto di Bari, che ha ringraziato il ministro Piantedosi per il sostegno decisivo. Questi fondi, allocati grazie a un provvedimento ministeriale, sono destinati allo sviluppo di tecnologie di sorveglianza e al rafforzamento della sicurezza sul territorio di Napoli. L’obiettivo è tradurre queste risorse in opere concrete nel giro di poche settimane.
I nuovi fondi permettono alla prefettura e ai suoi collaboratori di lanciar appalti per l’installazione di decine di telecamere soprattutto nelle aree perimetrali e nei quartieri dove la presenza di forze dell’ordine si è già dimostrata insufficiente. A breve saranno aperte procedure di gara per affidare lavori per l’ampliamento della rete di videosorveglianza. Il controllo visivo diretto integrerà i servizi di pattuglia sul territorio con apparecchiature più sofisticate e un monitoraggio più capillare.
In che modo la videosorveglianza integra la strategia di contrasto alla criminalità
La videosorveglianza non è l’unica arma adottata dalla città di Napoli contro la criminalità. Il prefetto Di Bari ha spiegato che “il piano rientra in una strategia articolata che unisce tecnologia avanzata, pattugliamenti delle forze dell’ordine, e collaborazione stretta con le amministrazioni locali.” Uno dei punti chiave è creare un sistema in cui le telecamere aiutano a individuare problemi e a intervenire con la rapidità necessaria.
Le telecamere, posizionate nei punti nevralgici, consentono non solo di raccogliere prove utili per le indagini, ma fungono anche da dissuasori naturali nei confronti di chi pensa a gesti illegali. Allo stesso tempo, la sinergia tra le forze dell’ordine e le amministrazioni di quartiere permette di organizzare interventi mirati e controlli più frequenti. Questo percorso punta a trasformare aree ad alto rischio in spazi dove la sicurezza cresce nel tempo.
L’impatto atteso sulle abitudini e sulla vita quotidiana dei cittadini
Negli ultimi mesi, la percezione di sicurezza nei quartieri interessati è cambiata. Il rinnovato impegno per rafforzare la videosorveglianza ha restituito fiducia a molti cittadini. Le telecamere aiutano a registrare movimenti sospetti e a intervenire prima che una situazione si aggravi. Questo si traduce in un maggiore senso di tranquillità nelle strade, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Il prefetto Michele di Bari ha evidenziato come “i sistemi di controllo video siano uno strumento utile per la prevenzione e la repressione degli illeciti, ma anche per mostrare un impegno tangibile nei confronti delle persone.” Napoli punta così a trasformare numerose sue aree, fino a poche settimane fa viste come pericolose, in contesti più sicuri, dove comunità e cittadini possano vivere più liberamente. Resta da vedere come l’evoluzione di questo progetto modificherà davvero la qualità della vita nei prossimi mesi.