Moxie su marte ha dimostrato la produzione di ossigeno dall’atmosfera sottile del pianeta rosso

Moxie su marte ha dimostrato la produzione di ossigeno dall’atmosfera sottile del pianeta rosso

Il rover Perseverance con MOXIE ha dimostrato la produzione di ossigeno dall’atmosfera di Marte, aprendo nuove possibilità per missioni umane sostenibili e basi autonome sul pianeta rosso.
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Il rover Perseverance ha dimostrato con MOXIE la possibilità di produrre ossigeno dall’atmosfera marziana, aprendo la strada a missioni umane più autonome e sostenibili su Marte. - Gaeta.it

Dal 2021, il rover Perseverance esplora Marte portando con sé MOXIE, un esperimento che ha confermato la possibilità di estrarre ossigeno direttamente dall’atmosfera marziana, composta principalmente da anidride carbonica. Questo risultato apre nuove prospettive per le future missioni umane sul pianeta rosso, riducendo la necessità di caricare grandi riserve di ossigeno dalla Terra.

Il funzionamento di moxie: come si produce ossigeno su marte

MOXIE opera attraverso un processo elettrochimico che divide le molecole di CO₂ presenti nell’atmosfera marziana, separando l’ossigeno necessario alla respirazione e ai razzi. L’aria marziana viene aspirata, poi sottoposta a una scarica elettrica che scinde l’anidride carbonica, liberando ossigeno molecolare . Il gas prodotto passa attraverso sensori che misurano la quantità e la purezza, garantendo livelli superiori al 98%, un dato eccellente per un ambiente così ostile.

Il dispositivo ha lavorato in condizioni variabili, dimostrando robustezza e costanza. Durante la sedicesima prova effettuata il 7 agosto 2023, MOXIE ha ottenuto quasi 10 grammi di ossigeno in poco meno di un’ora, confermando così il bilanciamento tra efficienza e affidabilità richiesto dalla NASA. In un anno marziano ha prodotto 122 grammi di ossigeno, sufficiente per la respirazione di un cane di taglia piccola in dieci ore.

L’importanza della produzione locale di ossigeno

La possibilità di creare ossigeno direttamente su Marte è fondamentale per rendere le missioni spaziali più sostenibili. Portare dall’orbita terrestre grandi scorte di ossigeno sarebbe complicato e costoso, soprattutto per le quantità necessarie a supportare la vita degli astronauti e la propulsione dei razzi per il ritorno verso la Terra.

MOXIE apre la strada a tecnologie che sfrutterebbero le risorse in situ, come l’atmosfera e il suolo marziano, riducendo il carico di materiali da lanciare dallo spazio. L’ossigeno servirebbe non solo per la respirazione ma anche come comburente per i motori, alimentando i razzi che porteranno gli equipaggi a casa. Questo cambiamento strategico potrebbe rivoluzionare il modo in cui organizzare le spedizioni umane, permettendo di costruire basi marziane più autonome e meno dipendenti dalla Terra.

Le sfide tecnologiche e i risultati raggiunti da moxie

Prima di MOXIE, estrarre ossigeno dall’atmosfera marziana sembrava un concetto teorico, complicato dalla pressione atmosferica ridotta e dalla composizione prevalentemente di CO₂. La sfida principale era sviluppare un sistema in grado di operare in modo stabile, anche con le temperature estreme e la polvere marziana.

MOXIE ha superato queste prove, fornendo dati precisi sulla quantità di ossigeno che si può ottenere e confermando la validità della tecnologia. Ha mostrato capacità di produrre ossigeno a un ritmo doppio rispetto agli obiettivi dichiarati dalla NASA. Questa esperienza ha permesso di raccogliere informazioni utili per migliorare i dispositivi futuri, aumentando affidabilità, durata e rendimento. I risultati di MOXIE rappresentano un passo cruciale per sviluppare impianti più grandi e funzionanti automaticamente, in grado di supportare una presenza umana stabile su Marte.

Prospettive per le missioni future e applicazioni della tecnologia moxie

Guardando alle prossime esplorazioni, MOXIE indica un percorso concreto per affrontare i problemi che finora hanno limitato i programmi di colonizzazione spaziale. Organizzare missioni con attrezzature in grado di produrre risorse vitali sul posto riduce i costi e aumenta la sicurezza degli astronauti.

Questa tecnologia potrebbe essere installata su habitat marziani, piattaforme robotiche o rover avanzati, aiutando a creare una rete di produzione di ossigeno distribuita sul pianeta. Oltre alla propulsione per il viaggio di ritorno, l’ossigeno ottenuto direttamente su Marte potrà servire per la respirazione, la trasformazione chimica e la produzione di energia.

Il successo di MOXIE conferma che la colonizzazione umana del pianeta rosso può contare su soluzioni basate sulle risorse locali, aprendo la strada a un nuovo capitolo dell’esplorazione spaziale. Già oggi la tecnologia si prepara a entrare in una fase di sviluppo più avanzata, pronta a supportare missioni sempre più ambiziose.

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