Movimenti contrastanti sui mercati europei: focus su borsa, inflazione e geopolitica

Movimenti contrastanti sui mercati europei: focus su borsa, inflazione e geopolitica

In un contesto di incertezze geopolitiche e finanziarie, le borse europee mostrano andamenti contrastanti, con Milano in crescita. L’inflazione nel Regno Unito supera le aspettative e il dollaro si rafforza.
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Movimenti contrastanti sui mercati europei: focus su borsa, inflazione e geopolitica - Gaeta.it

In un clima di crescente incertezza geopolitica e finanziaria, i principali listini borsistici europei mostrano andamenti contrastanti. Mentre gli occhi degli investitori sono puntati sugli sviluppi tra Stati Uniti e Russia riguardo al conflitto in Ucraina, emergono anche preoccupazioni legate alle politiche fiscali dell’amministrazione Trump. I verbali della Federal Reserve, attesi in serata, sono un ulteriore elemento che farà da sfondo alle dinamiche di mercato. A questo si aggiunge una notizia non trascurabile dal Regno Unito, dove l’inflazione ha superato le aspettative, attestandosi al 3% annuo. Andiamo a esaminare più da vicino la situazione delle borse europee e i fattori economici che le influenzano.

Andamento delle borse europee: Milano in testa

Sui mercati europei, Milano si distingue come la piazza finanziaria più performante, con un incremento dell’0,8% per il Ftse Mib. Questo rialzo è particolarmente significativo se si considera il clima generale di incertezza che ha segnato le borse del continente. Francoforte, seppur con un guadagno più modesto dello 0,1%, si mantiene a galla, mentre altre borse mostrano segni di debolezza. A Madrid si registra una leggiera flessione del -0,24%, mentre Parigi e Londra segnano rispettivamente un calo dello -0,19% e dello -0,1%. Malgrado ciò, i future Usa mostrano tendenze positive, il che potrebbe fornire un impulso ai mercati europei nelle prossime sedute.

Differenziale dei rendimenti: Btp e Bund in aumento

Osservando i titoli di stato, il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi ha raggiunto i 105,5 punti. Il rendimento annuale dei Btp italiani ha visto un incremento, ora fissato al 3,12%, in aumento di 3,1 punti. Anche i Bund tedeschi hanno registrato un lieve aumento, portando il loro rendimento al 2,52%, un incremento di 2,9 punti. Questi movimenti nel mercato obbligazionario riflettono le aspettative degli investitori riguardo a politiche economiche future e l’inflazione prevista.

Movimenti valutarie: il dollaro rinforza la sua posizione

Sul fronte delle valute, il dollaro statunitense continua a guadagnare terreno, raggiungendo quasi quota 0,96 euro. Tali variazioni possono influenzare le esportazioni europee, rendendole relativamente più costose per gli acquirenti americani. La stabilità del dollaro è evidente anche rispetto alla stirling, mantenendosi a 0,79. Tuttavia, il dollaro perde qualche punto sul mercato giapponese, viaggiando a 151,6 yen. Questi tassi di cambio variegati riflettono le attese e le tensioni sui mercati globali.

Materie prime in movimento: oro e petrolio in rialzo

Tra le materie prime, l’oro si apprezza con un incremento del 1,13%, portando il prezzo a 2.944,33 dollari per oncia. Questo andamento suggerisce un interesse crescente per beni rifugio in un contesto di instabilità. Anche il greggio Wti mostra un progresso, aumentando dello 0,72% e raggiungendo i 72,37 dollari al barile. Al contrario, il gas naturale ha subito una flessione dell’0,64%, scendendo sotto la soglia dei 50 euro al MWh, attestandosi a 48,92 euro. Queste dinamiche nel mercato delle materie prime sono influenzate da vari fattori, tra cui l’offerta e la domanda globali.

Performance aziendali: guadagni e perdite sui titoli

Analizzando alcune aziende specifiche, Glencore si distingue per la sua caduta costante, segnando un -6,17% dopo la pubblicazione dei risultati finanziari. Al contrario, STM beneficia di un’analisi favorevole da parte di Jefferies e guadagna il 5,56%. In Piazza Affari, Recordati si trova sotto pressione, con un calo del -4,92% a 56,95 euro, dopo che Rossini ha collocato il 5% del capitale oltre i 55,7 euro per azione. I titoli bancari, in controtendenza, riscontrano andamenti positivi: Bper guadagna il 2,35% e Popolare Sondrio il 1,29%. Una crescita moderata ha interessato anche Commerzbank, Unicredit, Mps, Intesa e Banco Bpm, che si mostrano più cauti nel loro andamento.

Con l’attenzione rivolta alle future evoluzioni nelle politiche economiche e agli eventi internazionali, la situazione si mantiene fluida, e gli investitori si preparano ad affrontare nuove sfide nei mercati.

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