Mostra di Nino Migliori al Museo Civico Archeologico di Bologna: gioielli e arte contemporanea

Mostra di Nino Migliori al Museo Civico Archeologico di Bologna: gioielli e arte contemporanea

Dal 7 novembre al 10 febbraio, il Museo Civico Archeologico di Bologna ospita una mostra dedicata ai gioielli di Nino Migliori, unendo arte e solidarietà a favore della Fondazione Hospice Chiantore Seràgnoli.
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Mostra di Nino Migliori al Museo Civico Archeologico di Bologna: gioielli e arte contemporanea - Gaeta.it

Un appuntamento imperdibile per gli amanti della fotografia e del design è in programma a Bologna. Dal 7 novembre al 10 febbraio, il Museo Civico Archeologico ospiterà una mostra che mette in luce un aspetto inedito del maestro Nino Migliori: i suoi gioielli. Questa esposizione non solo presenta una collezione unica, ma si propone anche di sostenere importanti attività di assistenza e formazione attraverso la Fondazione Hospice Chiantore Seràgnoli.

La mostra: un evento tra arte e solidarietà

La mostra all’interno del Museo Civico Archeologico rappresenta un incontro tra arte e solidarietà. Nino Migliori, noto per la sua versatilità nell’uso di diversi media dal Novecento in poi, esporrà una selezione di gioielli che ha creato negli anni Settanta e Ottanta. Questi pezzi unici sono accompagnati da cinque lightbox fotografici e da altre riproduzioni, tutti ispirati ai lavori originali. Ogni oggetto d’arte sarà collocato in teche su tavoli di marmo progettati dall’architetto Mario Cucinella, creando un’atmosfera che invita alla riflessione estetica e al supporto delle cause nobili della fondazione.

Il visitatore non verrà solo immerso nell’estetica dei gioielli, ma avrà anche l’opportunità di contribuire a progetti fondamentali per il supporto alle persone in difficoltà, sottolineando l’importanza dell’arte al servizio della comunità. La collaborazione tra l’artista e la Fondazione è un elemento centrale, dato che i proventi derivati dalla vendita di alcune opere saranno destinati a finanziare attività di assistenza.

“Il desiderio”: il tema della biennale do ut do

In occasione della mostra, si aprirà anche una finestra sull’edizione 2025 della biennale do ut do, allestita sempre a Bologna. Il tema scelto per questa edizione è “Il desiderio“, concetto che ben si sposa con l’opera di Migliori e il suo approccio alla creatività. Fondata nel 2012 da Alessandra D’Innocenzo, quest’iniziativa promuove l’incontro tra arte, architettura e design, diventando un punto di riferimento per il panorama culturale bolognese e non solo.

La curatela, affidata a Lorenzo Balbi, mira a creare un legame tra le opere esposte e il pubblico, attraverso eventi e attività che stimolino il dibattito sull’arte contemporanea. L’iniziativa si inserisce nel progetto Art City Bologna, che propone un ricco programma di mostre, eventi e incontri per celebrare la ricchezza culturale di questa città, amplificata dalla connessione con BolognaFiere e il Comune.

Nino Migliori: un artista poliedrico

Nato nel 1926, Nino Migliori rappresenta una figura emblematica nel panorama artistico italiano e internazionale. La sua lungimirante carriera si è snodata attraverso sette decenni di esplorazioni artistiche, caratterizzate da un continuo dialogo tra diversi linguaggi, media e tecniche. Migliori non si è mai limitato a definire la sua arte attraverso i confini di generi tradizionali come la fotografia o la scultura; piuttosto, ha creato opere che trascendono tali categorizzazioni.

L’artista è noto per la sua sperimentazione nel campo dei materiali e delle forme, con gioielli in argento, oro e plastica che riflettono il suo spirito innovativo. Ogni pezzo, ogni anello, bracciale o collana, è concepito come un’opera d’arte a sé stante, in grado di esprimere emozioni e significati complessi. Attraverso queste creazioni, Migliori sfida costantemente le convenzioni artistiche stabilite, cercando di ridefinire il rapporto tra arte e fruitore.

Un’approfondita riflessione sull’arte

La mostra al Museo Civico Archeologico non è solo un’occasione per ammirare opere di grande valore estetico, ma offre anche spunti di riflessione sul ruolo dell’artista nella società contemporanea. Nino Migliori, attraverso la sua ricerca ossessiva e poliedrica, invita il pubblico a interagire con l’arte in modo nuovo. Gli oggetti esposti non sono solo pezzi di design ma testimonianze di un percorso creativo che va oltre la mera estetica per abbracciare tematiche di grande rilevanza sociale e umana.

Con questa mostra, Bologna si conferma ancora una volta come un crocevia di esperienze artistiche vitali, dove la bellezza e la solidarietà si intrecciano, offrendo al pubblico un’esperienza indimenticabile e significativa.

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