Morte misteriosa di Alex Bonucchi: la famiglia chiede giustizia con l'aiuto del criminologo Maritato

Morte misteriosa di Alex Bonucchi: la famiglia chiede giustizia con l’aiuto del criminologo Maritato

La famiglia Bonucchi chiede giustizia per Alex, giovane morto in Algeria nel 2021. Affidandosi a un criminologo, cercano risposte sulla sua morte e la restituzione degli organi.
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Morte misteriosa di Alex Bonucchi: la famiglia chiede giustizia con l'aiuto del criminologo Maritato - Gaeta.it

Il tragico evento che ha colpito la famiglia Bonucchi si inserisce in un contesto di richiesta di giustizia e trasparenza. Alex Bonucchi, un giovane di 25 anni originario di Nonantola, è deceduto a gennaio 2021 in circostanze misteriose durante un viaggio in Algeria. La famiglia da tempo chiede supporto al Governo per la restituzione degli organi del ragazzo e per avere risposte chiare su cosa sia realmente accaduto. Oggi, hanno deciso di affidarsi a un esperto per fare luce su questa situazione angosciante.

Il caso di Alex Bonucchi: gli eventi

Alex Bonucchi, allenatore di calcio per il Rolo di Reggio Emilia, si trovava in Algeria per lavoro al momento della sua morte. Secondo le autopsie eseguite, il giovane sarebbe deceduto per folgorazione, ma nulla di certo è emerso riguardo alle responsabilità del suo decesso. Due autopsie, una condotta in Italia e l’altra in Algeria, hanno confermato l’ipotesi della folgorazione, eppure il legale rappresentante dell’hotel è stato assolto, senza condanne per il caso. Questa situazione ha lasciato la famiglia in un limbo di incertezze e frustrazioni, con l’impellente desiderio di sapere la verità.

Barbara degli Esposti, madre di Alex, ha intrapreso un duro percorso per ottenere giustizia. Ha organizzato conferenze alla Camera e ha partecipato attivamente a manifestazioni per portare attenzione sulla tragica vicenda. La sua voce è quella di una madre che chiede risposte, non solo per sé, ma anche per la memoria del figlio. La mancanza di trasparenza ha alimentato dubbi e ipotesi inquietanti, con insinuazioni su possibili coperture degli eventi accaduti quel giorno.

L’arrivo del criminologo Maritato

Per affrontare questa complicata e dolorosa realtà, Barbara ha deciso di nominare Michel Emi Maritato come consulente tecnico. Maritato, noto criminologo e docente universitario di criminologia e scienze sociali, ha accettato l’incarico con il fine di cercare verità e giustizia per Alex. Il criminologo esprime preoccupazione non solo per le circostanze della morte, ma anche per le mancanze evidenti da parte delle istituzioni. Durante una manifestazione a Roma, Maritato e Barbara si sono incontrati, dando vita a un’alleanza determinata a cambiare il corso della situazione.

Maritato ha messo in evidenza l’assenza di interrogativi da parte del Governo riguardo a un aspetto cruciale del caso: la restituzione degli organi del giovane. A detta del criminologo, è inaccettabile che la famiglia non sappia dove si trovano gli organi di Alex. Attualmente, sono in Algeria, ma le autorità non hanno fornito informazioni riguardo a dove siano stati sepolti. Questa incertezza aumenta il dolore per la famiglia, che vive una tragedia già di per sé profonda.

Richiesta di supporto allo Stato

Barbara e Michel non si fermano. La loro battaglia è anche una questione di dignità e rispetto per la memoria di Alex. La madre del ragazzo ha fatto un appello alle autorità italiane affinché non abbandonino la famiglia a fronte di una situazione così drammatica. La mancanza di risposte e l’ambiguità nella gestione del caso hanno sollevato interrogativi inquietanti sulla responsabilità dello Stato nel proteggere i cittadini, sia in vita che in morte.

Sotto questo aspetto, la famiglia Bonucchi mira a suscitare una reazione concreta delle autorità. La ricerca della verità su quanto avvenuto e la questione della restituzione degli organi sono questioni centrali che non possono essere ignorate. In un momento di grande fragilità, la richiesta di giustizia di Barbara e delle persone che la sostengono rappresenta un segnale forte e chiaro di resistenza e determinazione in un contesto di dolore e smarrimento.

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