Un’importante figura della politica abruzzese e nazionale, Romeo Ricciuti, è venuto a mancare all’età di 93 anni. Nato a Giuliano Teatino, in provincia di Chieti, nel 1930, Ricciuti è stato un esponente di spicco della Democrazia Cristiana, attivo in diverse istituzioni ed elettorato parlamentare. Il suo percorso politico è stato segnato da importanti incarichi, tra cui quello di presidente della Regione Abruzzo tra il 1977 e il 1981, e varie esperienze come sottosegretario. Ricciuti avrebbe compiuto 94 anni il prossimo 5 ottobre, un traguardo che non ha fatto in tempo a raggiungere.
Carriera politica e ruoli istituzionali
La carriera di Romeo Ricciuti si è sviluppata per decenni nel contesto politico abruzzese e italiano. Il suo ingresso in politica avviene negli anni ’70, un periodo di grandi trasformazioni sociali e politiche in Italia. La sua prima esperienza significativa è stata come presidente della Regione Abruzzo, posizione che ha ricoperto dal 1977 al 1981. Durante il suo mandato, Ricciuti ha affrontato questioni cruciali per lo sviluppo della regione, contribuendo a politiche economiche e sociali che hanno avuto un impatto duraturo.
In seguito, Ricciuti ha intrapreso un percorso legislativo come deputato. Nel 1983 è stato eletto alla Camera dei Deputati, dove ha ottenuto il consenso necessario per essere riconfermato nelle elezioni successive del 1987 e del 1992. La sua presenza in Parlamento ha coinciso con anni cruciali per l’Italia, segnati da riforme e cambiamenti economici.
Ruoli di governo e amministrazione locale
Oltre alle sue funzioni regionali e parlamentari, Ricciuti ha ricoperto importanti incarichi all’interno del governo. È stato sottosegretario di Stato al Ministero dell’Industria nel governo di Giovanni Goria dal 1987 al 1988, dove si è occupato di questioni fondamentali per lo sviluppo economico dell’industria italiana. Successivamente, è stato sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura nei governi guidati da Giulio Andreotti, in due momenti distinti, dal 1989 al 1991 e dal 1991 al 1992. In questo ruolo, Ricciuti ha gestito diverse politiche agricole, affrontando temi legati all’agricoltura, all’alimentazione e allo sviluppo rurale in un periodo in cui l’Italia cercava di modernizzare il settore e di integrare sempre più le politiche europee.
In aggiunta ai suoi impegni a livello nazionale, Ricciuti è stato anche sindaco dell’Aquila, anche se per un periodo molto breve, dal 12 al 24 ottobre del 1985. Questo incarico, sebbene di breve durata, rappresenta un’ulteriore dimostrazione del suo coinvolgimento attivo nella vita amministrativa della regione.
Una figura storica per l’Abruzzo
La figura di Romeo Ricciuti non può essere separata dalla storia politica dell’Abruzzo. La sua longevità nella carriera politica e la sua reputazione tra i sostenitori della Democrazia Cristiana lo hanno consacrato come uno dei leader più influenti della regione. La sua capacità di interagire con gli elettori e di portare avanti le istanze locali nel contesto nazionale lo hanno reso un punto di riferimento per molte generazioni di politici e cittadini.
La morte di Ricciuti segna la fine di un’era per la politica abruzzese, suscitando un grande cordoglio tra coloro che hanno avuto modo di apprezzare il suo impegno e la sua dedizione. Gli ex compagni di partito e le figure politiche attuali hanno espresso rispetto e riconoscenza per il lavoro svolto da Ricciuti, sottolineando l’importanza delle sue battaglie politiche per il bene della collettività. Il suo contributo all’Abruzzo e all’Italia rimarrà impresso nella memoria storica della regione e non solo.
Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Donatella Ercolano