L’Aquila è nuovamente al centro del dibattito sulla sanità e sui diritti dei cittadini. Dopo otto anni di promesse mancate, i rappresentanti locali esprimono la loro determinazione per la riapertura della Residenza Sanitaria Assistenziale di Montereale. Durante un recente presidio al Consiglio Regionale, si è svolta un’audizione che ha visto la partecipazione di vari attori, tra cui il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi. L’audizione ha messo in luce le difficoltà nel processo di ricostruzione dell’immobile e la mancanza di un presidio sanitario attivo, suscitando preoccupazione tra i cittadini.
Un lungo cammino di attesa
Il presidio e l’audizione si sono svolti con l’obiettivo di sottolineare la necessità di un intervento immediato per la ricostruzione dell’RSA. Da otto anni, infatti, il territorio di Montereale attende il completamento dei lavori che garantirebbero ai cittadini un servizio fondamentale. Gli interventi previsti sono stati ritardati a causa di problematiche burocratiche e di progettazione, lasciando un vuoto nell’offerta di servizi sanitari nel territorio. La comunità ha sottolineato che l’immobile, danneggiato in seguito al sisma, presentava danni lievi, classificabili come di tipo A e B. La situazione è diventata insostenibile, considerando che molte famiglie fanno affidamento su tali servizi per la cura dei propri cari.
Il sindaco Giorgi, insieme ai rappresentanti del PD e della ASL, ha messo in evidenza che la mancanza di un presidio sanitario mette a rischio la salute dei cittadini. “L’assenza della RSA influisce negativamente non solo sui malati, ma sull’intera comunità”, hanno dichiarato i politici al termine della manifestazione. L’impegno mostrato dai membri del consiglio comunale di L’Aquila è chiaro: sarà presentato un ordine del giorno durante la prossima seduta, con l’intento di sostenere la richiesta della comunità di Montereale attraverso un voto che unirebbe tutto il consiglio.
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Critiche verso le istituzioni
Le istituzioni locali hanno ricevuto una dose di accuse per la loro inefficacia. Le parole del sindaco Giorgi e dei consiglieri comunali Stefania Pezzopane e Paolo Romano hanno evidenziato un’inadeguatezza da parte della Regione e della ASL. Durante l’audizione, è emerso che le soluzioni proposte risultano insufficienti e lontane dai tempi necessari per affrontare le emergenze sanitarie del territorio. Il timore è che questa situazione possa portare a un ulteriore impoverimento dei servizi, con effetti negativi per la qualità della vita dei cittadini.
È anche emerso il senso di frustrazione nei confronti del sindaco dell’Aquila, Biondi, la cui assente reattività ha destato interrogativi sull’effettiva attenzione delle amministrazioni locali nei confronti delle questioni che riguardano il territorio. Benché il comune sia impegnato in eventi festivi, i rappresentanti locali ritengono che il focus dovrebbe essere maggiormente rivolto al miglioramento dei servizi e delle strutture sanitarie.
Le speranze per il futuro
Qual è il futuro per la RSA di Montereale? La soluzione non è semplice, ma esiste un’indicazione chiara: occorre un cambio di passo nella gestione della ricostruzione e una maggiore responsabilizzazione degli enti preposti. La proposta di commissariare i lavori e di procedere con un nuovo appalto è stata lanciata dal sindaco Giorgi, e potrebbe rappresentare un’opzione concreta per superare l’attuale impasse.
I cittadini di Montereale, insieme ai loro rappresentanti, stanno quindi lottando per il riconoscimento dei loro diritti e per un servizio che considerano fondamentale per la loro comunità. Un appello che non riguarda solo l’ambito sanitario ma si estende alla responsabilità delle istituzioni in merito alla cura e al benessere dei propri cittadini. La situazione è delicata, ma la mobilitazione attuale potrebbe portare a una risoluzione positiva per il territorio.