Un importante incontro si è tenuto presso il Volvo Studio di Milano, dove esperti e professionisti hanno discusso questioni critiche riguardanti la violenza di genere, un fenomeno purtroppo ancora profondamente radicato nella società . Questo evento ha avuto come obiettivo principale quello di offrire uno spazio di confronto e informazione, alleando le esperienze e le competenze di chi opera nel campo della violenza domestica, psicologica ed economica. La presenza di figure significative, come Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo e cofondatrice di Rea, ha ulteriormente valorizzato l’incontro, rendendolo un momento cruciale per affrontare le problematiche quotidiane che colpiscono molte donne.
Focus sull’incontro e la sua importanza
L’incontro è stato aperto da Chiara Angeli, responsabile delle operazioni commerciali di Volvo Car Italia, che ha dato il benvenuto ai partecipanti. Giovanni Dattoli, managing director di Volvo Trucks Italia, ha sottolineato il valore della collaborazione con l’associazione Rea . Secondo Dattoli, “Volvo e Rea lavorano insieme nella promozione di una cultura aziendale incentrata su diversità , inclusione e rispetto,” argomentando che un ambiente di lavoro inclusivo è alla base dell’innovazione e della crescita aziendale. Queste parole, profondamente significative, evidenziano come la violenza di genere influisca non solo sulle vittime, ma anche sul contesto professionale, un aspetto spesso trascurato.
Pina Picierno ha poi condiviso la sua visione sul tema della violenza di genere, esprimendo la necessità di rompere il silenzio che spesso avvolge le vittime. Ha fatto riferimento ai luoghi di giustizia, dove le persone che cercano protezione possono sentirsi ulteriormente vulnerabili. “La disparità salariale, i minimi riconoscimenti, e le battaglie per la parità sono aspetti che meriterebbero una maggiore attenzione,” ha affermato, aggiungendo che eventi come quello tenutosi possono aiutare a valorizzare ancora di più le piccole vittorie delle battaglie femministe.
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Violenza di genere: le diverse manifestazioni
Nel corso dell’incontro si è esplorato il tema delle diverse forme di violenza di genere che le donne affrontano ogni giorno. Le avvocatesse Roberta De Leo, Emanuela Fumagalli e Claudio Gallerani hanno messo in luce il concetto di violenza domestica assistita, una problematica che riguarda anche i minori, costretti ad assistere a situazioni di abuso. Questo aspetto sottolinea l’importanza della prevenzione e del sostegno non solo per le vittime, ma anche per il benessere dei più giovani.
Le esperte hanno delineato come le aziende possano giocare un ruolo cruciale nell’affrontare e contrastare questi episodi. È fondamentale che le organizzazioni sviluppino politiche contro le molestie e possano garantire un’adeguata protezione alle proprie dipendenti. Alte opzioni, come l’implementazione di misure preventive e il supporto in caso di situazioni critiche, contribuiscono a creare un ambiente di lavoro sicuro e responsabile.
Dinamiche psicologiche della violenza
Il dibattito ha affrontato anche le complesse dinamiche psicologiche che si innescano nelle relazioni violente, affrontate dalla psicologa Stefania Sacchezin e dalla coach Nancy Cooklin. La violenza psicologica, caratterizzata da manipolazione e controllo, può minare l’autostima delle vittime, rendendo estremamente difficile il percorso di uscita da queste situazioni. Le esperte hanno evidenziato quanto sia cruciale lavorare sulla consapevolezza emotiva, per fornire alle vittime strumenti di autodeterminazione.
Questo aspetto è fondamentale, poiché le vittime tendono a giustificare il comportamento dell’aggressore o a sentirsi in colpa per ciò che accade. La modalità di risposta neurovegetativa, nota come arousal, gioca un ruolo determinante, portando le persone a normalizzare la violenza subita. Domande di riflessione possono essere un primo passo per aiutare le vittime a prendere consapevolezza e a riconoscere la loro situazione.
Violenza economica: un’ancora di salvezza da individuare
Infine, l’incontro si è concentrato sulla violenza economica, una forma di abuso che limita l’autonomia finanziaria delle vittime, rendendo complessa la ricerca di indipendenza. Irene Pellizzone e Sabrina Vincenti, entrambe professioniste affermate, hanno analizzato come il controllo delle risorse e l’ossessione per le spese siano modalità di coercizione che necessitano di un attento riconoscimento.
Un’indagine condotta da WeWorld ha messo in evidenza come solo il 56% delle persone riconosca la gravità della violenza economica, un aspetto che ha effetti deleteri per le donne, specialmente in contesti di separazione o divorzio. È emerso che un’alta percentuale di donne riporta di essere stata ostacolata nel cercare un impiego a causa del partner, dimostrando quanto sia urgente la sensibilizzazione attorno a questo tema.
Sabrina Vincenti ha anche presentato Spazio Donna, un’iniziativa nazionale che supporta le donne attraverso spazi di socializzazione e empowerment, creando un ambiente sicuro dove discutere di esperienze di vita e prevenire situazioni di abuso. Questa piattaforma non ha l’obiettivo di sostituire il lavoro di centri antiviolenza, ma piuttosto di anticipare i rischi e promuovere la consapevolezza per le donne che desiderano costruire un futuro autonomo.
In questo scenario, Volvo dimostra l’importanza di sostenere queste tematiche, investendo in progetti che promuovono la parità e tutelano il benessere dei propri collaboratori, posizionandosi come un esempio virtuoso nel panorama aziendale.