milano, vandalizzato il murale “binario 21, i simpson ebrei deportati ad auschwitz” di aleksandro palombo al memoriale della shoah

milano, vandalizzato il murale “binario 21, i simpson ebrei deportati ad auschwitz” di aleksandro palombo al memoriale della shoah

Il murale di aleXsandro Palombo al memoriale della shoah di Milano, dedicato alla memoria della deportazione ebraica, è stato vandalizzato con scritte sulla stella di David, simbolo dell’antisemitismo ancora presente.
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Nel 2025, il murale di aleXsandro Palombo al memoriale della Shoah di Milano, che raffigura i Simpson come ebrei deportati ad Auschwitz, è stato vandalizzato con scritte e vernice sulla Stella di David, evidenziando la persistenza dell'antisemitismo e l'importanza di difendere la memoria storica attraverso l'arte. - Gaeta.it

Nel 2025, il murale intitolato “binario 21, i simpson ebrei deportati ad auschwitz”, realizzato dall’artista contemporaneo aleXsandro Palombo al memoriale della shoah di milano, ha subito un nuovo atto vandalico. La scritta “free pal” e vernice rossa sono state tracciate su una delle sue parti più significative, la stella di david, deturpando così un’opera simbolo dedicata alla memoria della deportazione e dello sterminio ebraico.

Il murale e il suo significato commemorativo a milano

Il murale “binario 21, i simpson ebrei deportati ad auschwitz” è stato creato da aleXsandro Palombo in occasione della giornata della memoria per ricordare le vittime della shoah. Situato al memoriale della shoah di milano, il dipinto raffigura i personaggi della celebre serie televisiva “i simpson” in veste di ebrei deportati, un modo forte ed efficace per mettere in evidenza la tragedia con un linguaggio contemporaneo e accessibile.

Richiamo al binario 21 della stazione centrale

Quest’opera richiama uno dei luoghi più emblematici della deportazione in italia: il binario 21 della stazione centrale di milano, punto di partenza di molti treni diretti ad auschwitz e ad altri campi di concentramento. L’uso degli “simpson”, simbolo di cultura pop globale, vuole catturare l’attenzione anche delle nuove generazioni, spronandole a non dimenticare certi eventi storici.

Il memoriale della shoah di milano, proprio per il suo valore simbolico, ospita opere come quella di Palombo come monito a non rimuovere mai la storia. La scelta della stella di david, taggata con vernice rossa, colpisce per il suo carico di significato: è uno dei simboli religiosi più importanti del popolo ebraico ed è stato imposto agli ebrei come marchio di discriminazione durante la shoah.

La persecuzione delle opere di aleXsandro palombo e l’impegno contro l’antisemitismo

AleXsandro Palombo è noto in italia e all’estero per la sua attività artistica impegnata. Da anni utilizza i suoi murales e lavori per denunciare l’antisemitismo e per mantenere viva la memoria dei sopravvissuti e delle vittime del genocidio nazista. Tra i soggetti dei suoi murales spiccano figure come liliana segre, senatrice e testimone della shoah, sami modiano e edith bruck, tutti protagonisti della storia italiana legata alla deportazione.

Queste opere, pur importanti dal punto di vista culturale e civile, sono state prese di mira da atti vandalici ripetuti. Il fenomeno non è isolato: opere pubbliche che parlano di memoria e diritti umani spesso diventano bersagli di chi vuole cancellare o negare il passato. Nonostante questo, palombo ha continuato a realizzare murales, trovando nei suoi lavori un modo per rispondere alla violenza con messaggi di verità e rispetto.

L’attacco più recente riguarda proprio la stella di david: rappresenta una forma di odio mirata ad un simbolo e non solo ad un’opera d’arte. Palombo ha denunciato pubblicamente l’episodio, rendendo noto quanto sia forte ancora oggi la necessità di difendere la memoria anche attraverso l’arte.

Un simbolo di resistenza culturale

Il fatto che la stella di david sia stata presa di mira evidenzia come l’antisemitismo sia ancora presente e attivo, sfidando apertamente la memoria pubblica.

Milano e la tutela della memoria attraverso l’arte pubblica

Milano si trova spesso al centro di iniziative culturali dedicate alla shoah e alla memoria storica. Il memoriale della shoah, luogo di raccolta della testimonianza e riflessione, è uno degli spazi più importanti che ospita opere contemporanee e iniziative pubbliche per tenere vivo il ricordo della persecuzione e dei campi di sterminio.

La presenza di murales come quelli di aleXsandro Palombo si inserisce in questo contesto, creando un collegamento tra passato e presente e coinvolgendo la comunità cittadina e i visitatori. Questi dipinti lavorano come strumenti visivi per tramandare storie spesso difficili da raccontare, usando un linguaggio diretto o simbolico, ma sempre accessibile.

L’impatto degli atti vandalici sulla memoria collettiva

Gli atti vandalici, purtroppo, rappresentano un segnale di rifiuto di questa memoria storica e del rispetto per le vittime. Le autorità locali e le associazioni per la memoria hanno più volte ribadito l’importanza di proteggere questi luoghi e le opere, riconoscendo nella loro conservazione un obbligo civico e morale verso le generazioni future.

Palombo, con la sua produzione continua, incarna questa lotta tramite l’arte: non è solo un artista, ma anche un osservatore attento e un testimone che utilizza i muri della città come piattaforme per raccontare storie di dolore, resistenza e speranza. Milano, così, diventa un luogo dove la memoria non si limita ai libri e ai musei, ma si fa strada attraverso immagini visibili a tutti, in mezzo alla strada.

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