Una nuova mostra a Milano offre un tributo a 20 donne che hanno segnato la storia dello sport italiano. “Una vita per lo sport: volti e conquiste delle 100esperte” è l’iniziativa lanciata dalla Fondazione Bracco e patrocinata dal Comune di Milano e dalla Fondazione Milano Cortina 2026. Le fotografie di Gerald Bruneau immortalano il coraggio, la determinazione e le conquiste di queste donne che, con le loro storie, ispirano le nuove generazioni e combattono gli stereotipi di genere.
La mostra e la sua importanza sociale
La mostra “Una vita per lo sport” sarà aperta al pubblico dal 25 febbraio al 25 marzo in corso Vittorio Emanuele, un luogo simbolico nel centro di Milano. Questo evento si colloca nel mese dedicato ai diritti delle donne e rappresenta un’importante occasione per mettere in luce il contributo delle donne nello sport, ma anche per riflettere sulle sfide che ancora devono affrontare. Le fotografie esposte raccontano la vita e le esperienze di queste atlete, che hanno saputo superare ostacoli e pregiudizi per affermarsi in un mondo tradizionalmente dominato da figure maschili.
Il progetto è parte di un’iniziativa più ampia, “100 donne contro gli stereotipi”, nata nel 2016, che mira a dare voce alle donne e a promuovere la parità di genere. Schierandosi a favore della diversità e dell’inclusione, questa mostra non solo celebra le vittorie sportive, ma pone anche l’accento su quanto sia importante combattere per il riconoscimento e il rispetto delle donne in tutti i settori.
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Le parole di Diana Bracco e la sua visione
Durante la presentazione, Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco, ha evidenziato il valore della mostra. “Abbiamo l’opportunità di ispirarci a storie forti, storie di donne che hanno dedicato la loro vita allo sport”, ha dichiarato. Bracco ha anche ricordato come dieci anni fa, insieme al sindaco Sala, Milano fosse stata protagonista di un evento storico con l’Expo 2015, dedicato alle donne di tutto il mondo. Questo parallelo mette in evidenza l’importanza di riconoscere il ruolo delle donne in occasioni pubbliche significative.
La mostra arriva in un momento cruciale, a poco meno di un anno dalle Olimpiadi Invernali, ampliando il discorso sui diritti delle donne nel settore sportivo, e invitando tutti a riflettere sul progresso fatto e su quello ancora da realizzare. La presenza elogiante di atlete nel contesto della mostra testimonia una maggiore visibilità e rappresentanza, elementi chiave per il cambiamento culturale.
L’impatto della medicina sportiva e iniziative future
Bracco ha inoltre sottolineato il fondamentale legame tra sport e salute, parlando dell’impegno del Centro Diagnostico Italiano verso la medicina sportiva. L’ente non solo supporta atlete e sportivi, ma riconosce anche l’importanza di utilizzare spazi come le sale del CDI per iniziative artistiche e culturali. Questo approccio integra cure e medicina con la promozione del benessere e della cultura, creando un continuum che va oltre le sole prestazioni atletiche.
Le attività del CDI potrebbero quindi diventare luoghi di riflessione sull’esperienza dell’atleta, ponendo la salute al centro del discorso sportivo. Con questo in mente, la Fondazione Bracco si prepara a ospitare altre iniziative simili, in modo da continuare a promuovere il dialogo tra sport, salute e arte, facilitando così la creazione di un ambiente dove le storie di donne straordinarie possano essere condivise e celebrate.