La Polizia locale di Milano si appresta ad avviare un'importante fase di sperimentazione del taser, un'arma a impulsi elettrici che si propone come strumento di deterrenza e sicurezza. Con l'approvazione da parte della giunta di Palazzo Marino, il regolamento e le linee operative sono stati definiti in collaborazione con l'Agenzia di Tutela della Salute , ponendo le basi per un utilizzo controllato e formativo di questo dispositivo nelle attività di pattuglia.
L'approvazione del progetto da parte del Comune di Milano
Il processo decisionale
La giunta di Milano ha approvato in modo formale la proposta di utilizzare il taser come strumento operativo della Polizia locale, seguendo le indicazioni ricevute dal Consiglio comunale. Questa decisione rientra nel piano di rinnovamento e potenziamento delle forze dell'ordine, mirato non solo a potenziare la capacità di intervento della Polizia ma anche a garantire maggiore sicurezza ai cittadini milanesi.
Il dibattito intorno all’uso di dispositivi come il taser è stato oggetto di molte considerazioni. Le linee guida sottolineano che il taser non sarà assegnato a ciascun agente ma gestito attraverso un sistema di turnazione tra i reparti, con una previsione di dotazione iniziale di sei taser. In questo modo, si cerca di assicurare un uso responsabile del dispositivo, evitando abusi e garantendo una risposta adeguata alle situazioni di emergenza.
Obiettivi della sperimentazione
L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli ha enfatizzato il valore deterrente del taser, suggerendo che "la sua presenza nelle pattuglie possa ridurre i comportamenti criminali." Il programma di sperimentazione della durata di sei mesi prevede anche una formazione specifica per circa 60 agenti, con lo scopo di garantire un utilizzo efficace e responsabile della nuova tecnologia. L'intento è quello di avere un corpo di Polizia non solo più visibile nelle strade, ma anche pronto ad affrontare situazioni critiche con strumenti adeguati.
L'importanza della formazione e della supervisione
Formazione degli agenti
Un elemento cruciale nella sperimentazione del taser è la formazione degli agenti. La Polizia locale prevede un programma che non solo insegnerà l'uso del taser, ma anche le modalità di interazione con i cittadini durante il suo impiego. Viene specificato che l’uso del taser sarà obbligatoriamente abbinato all’uso di bodycam, con l’intento di garantire la massima trasparenza e responsabilità operativa. Le bodycam serviranno a registrare tutte le fasi dell'intervento, assicurando un monitoraggio costante e una verifica post-evento delle operazioni svolte.
Il disciplinare d'uso
Parallelamente alla formazione, il Comandante della Polizia locale è incaricato di redigere un disciplinare d’uso specifico per il taser, integrando le normative relative alla privacy e alle procedure di attivazione delle bodycam. La creazione di questo documento è fondamentale per realizzare una gestione aderente alle normative vigenti, con particolare riguardo alla protezione dei dati personali e all'uso consapevole degli strumenti tecnologici.
Implicazioni sull'operato della Polizia locale
Implicazioni sull'operato della Polizia locale
L’introduzione del taser nella Polizia locale di Milano non rappresenta solo un potenziamento dell'equipaggiamento a disposizione degli agenti, ma anche un cambio di paradigma nella gestione della sicurezza urbana. Con la sperimentazione che partirà nei prossimi mesi, si potrà osservare l’impatto di questo strumento sulla riduzione della criminalità e sull'efficacia operativa delle pattuglie.
Con l’intenzione di aumentare il numero di agenti attivi in strada, Milano si prepara a un’eventuale trasformazione delle metodologie di intervento, incoraggiando un approccio che punta a far fronte ai crescenti bisogni di sicurezza della comunità. In questo contesto, l'efficacia della sperimentazione sarà un aspetto fondamentale da monitorare nel tempo, così come l'interazione della Polizia locale con la cittadinanza e le eventuali necessità di adattamento delle procedure.
