La questione della mensa scolastica presso la scuola Fabbiani alla Marina di Città Sant’Angelo torna al centro dell’attenzione dopo le polemiche sollevate dal gruppo di opposizione Visione Comune. L’amministrazione comunale risponde illustrando le iniziative finora adottate e chiarendo ruoli e responsabilità sulla gestione del servizio. L’impegno è rivolto a migliorare gradualmente l’offerta di mense nel territorio comunale, rispettando i vincoli di bilancio e la necessaria collaborazione con gli istituti scolastici.
La risposta dell’amministrazione comunale sulle accuse riguardo alla mensa
Il sindaco Matteo Perazzetti interviene in difesa dell’operato dell’amministrazione, sottolineando che l’istituzione della mensa scolastica rappresenta un passo avanti, dato che in passato questa opportunità non era presente nelle scuole di Città Sant’Angelo. Secondo Perazzetti, il compito dell’amministrazione consiste nel pianificare e concordare le linee guida con le scuole, ma è poi responsabilità degli istituti organizzarsi internamente per gestire il servizio mensa.
Il sindaco specifica che, qualora la scuola non riesca a identificare correttamente gli alunni che possono accedere alla refezione, non si può attribuire la colpa al comune. Infatti, altre spese non preventivate non possono essere sostenute dal bilancio comunale, che deve rispettare regole stringenti. Il presidente del comune fa inoltre presente che il numero di mense attive è in crescita sul territorio, grazie a questo mandato amministrativo, che ha preso in carico un servizio fino a oggi assente o limitato.
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Infine Perazzetti evidenzia come la dirigente scolastica sarà in grado di stabilire, poco per volta, un’organizzazione funzionale, che risponda alle esigenze di alunni e famiglie.
Intervento della vicesindaco lucia travaglini sulle nuove classi e i posti mensa
Lucia Travaglini, vicesindaco e delegata alla scuola, aggiunge dettagli sulle azioni specifiche programmate per l’anno scolastico 2025/26. Tra queste, si segnala la creazione di una nuova classe per la scuola Fabbiani, decisione che compete esclusivamente alla dirigente scolastica secondo quanto stabilito dal regolamento scolastico. La vicesindaco ricorda che per questa nuova classe sono stati riservati 20 posti mensa, confermando inoltre altri 20 posti per gli alunni della quinta classe, identificata come “a pieno tempo” dall’istituto Omnicomprensivo.
Travaglini spiega che questo percorso di ampliamento continuerà negli anni, con l’apertura graduale di una nuova prima classe in ogni anno scolastico, fino a completare la sezione a pieno tempo. Tale modello sarà esteso anche agli altri plessi scolastici del comune, come Verzella e Ritucci, a partire dall’anno 2026/27.
Il vicesindaco affronta poi il problema dell’errato numero di alunni ammessi al servizio mensa, definendo la situazione come difficile da spiegare. L’ente auspica che la scuola adotti le misure correttive necessarie per evitare disservizi futuri. Infine, Travaglini conferma che l’amministrazione rimane aperta a valutare soluzioni che tengano conto dei vincoli finanziari e del principio di una crescita graduale e equa del tempo pieno tra le scuole, un servizio recentemente reintrodotto dopo anni di assenza.
Le caratteristiche del servizio mensa e la necessità di programmazione con i plessi
L’amministrazione ha voluto che ogni mensa scolastica dotata di un proprio centro cottura, segnando un cambio rispetto al passato. Questo permette una gestione autonoma e più efficiente del servizio, all’interno di ogni istituto. Il modello segue un piano di introduzione progressiva, per non sovraccaricare il sistema né compromettere la qualità del servizio offerto agli studenti.
La programmazione deve prevedere il confronto costante tra l’amministrazione e le scuole, per definire numeri, modalità e costi, trovando accordi sostenibili per il bilancio comunale. Gli uffici comunali sono attivamente impegnati a sostenere questo lavoro, nel tentativo di rispondere alle esigenze di famiglie e studenti.
Il progetto di reintroduzione del tempo pieno fa parte di un quadro più ampio di servizi educativi su cui il comune sta investendo con cautela e gradualità. Ogni passo deve essere la base per il successivo, garantendo equità tra i diversi plessi e continuità nel tempo.
Prospettive per i prossimi anni scolastici e le sfide da affrontare
Nei prossimi anni saranno avviate nuove classi prime negli istituti di Città Sant’Angelo, con un’espansione programmata del tempo pieno e del numero di posti in mensa. Il modello adottato non solo mira a rispondere alle esigenze attuali, ma si proietta anche verso un consolidamento duraturo di questi servizi sul territorio comunale.
Resta centrale l’interazione tra amministrazione e scuola, necessaria per evitare errori nelle iscrizioni o sovrabbondanza di richieste rispetto ai posti disponibili. Il comune chiede collaborazione e rispetto dei vincoli economici per assicurare che le modalità scelte siano percorribili.
Chi segue la vicenda dovrà monitorare l’effettiva capacità della scuola Fabbiani di adeguarsi alle esigenze della programmazione comunale, tenendo presente che ogni modifica richiede tempo e confronto. Gli aggiornamenti sulle prossime annualità offriranno elementi concreti sulla riuscita di questo modello di organizzazione scolastica.