Maxi rissa a Tolentino: divieto di accesso per sei uomini di nazionalità egiziana

Maxi rissa a Tolentino: divieto di accesso per sei uomini di nazionalità egiziana

Maxi rissa a Tolentino porta all’adozione di misure di prevenzione per sei uomini egiziani, mentre un caso di frode informatica coinvolge un acquisto online truffaldino da 400 euro.
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Maxi rissa a Tolentino: divieto di accesso per sei uomini di nazionalità egiziana - Gaeta.it

Un episodio di violenza ha scosso Tolentino, un comune in provincia di Macerata, dove il 22 febbraio si è verificata una maxi rissa all’interno di un bar locale. Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, portando a segnali di decisiva azione da parte dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia cittadina. Gli eventi hanno subito suscitato preoccupazione nella comunità e hanno portato l’autorità a prendere provvedimenti severi nei confronti dei responsabili.

Provvedimenti di sicurezza

Le indagini condotte dai Carabinieri hanno portato alla notifica di misure di prevenzione, nello specifico il Divieto di Accesso alle Aree Urbane, noto anche come Daspo Urbano, a sei uomini di nazionalità egiziana. Questi individui, domiciliati nella provincia, non potranno accedere a un elenco di 13 esercizi pubblici situati a Tolentino per un anno. In caso di violazione di questo divieto, gli stessi rischiano pene detentive da sei mesi fino a un anno di reclusione. Questo atto dimostra l’impegno delle autorità nel mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza, soprattutto in contesti in cui può esserci un alto rischio di comportamenti violenti.

Raggiro online e frode informatica

Nonostante l’attenzione fosse puntata sulla rissa, un altro fatto degno di nota ha coinvolto i Carabinieri della stazione di Apiro, che hanno denunciato un uomo di 38 anni, originario della provincia di Caserta, per frode informatica. La segnalazione è arrivata da una vittima che stava cercando di acquistare un motore per la propria minicar. Dopo aver trovato un’annuncio online, aveva contattato un presunto dipendente di un’azienda specializzata nel commercio di materiali meccanici. La trattativa sembrava promettente, tanto che l’acquirente ha eseguito un bonifico bancario di 400 euro. Tuttavia, l’oggetto della vendita non è mai giunto alla sua destinazione.

La vittima, rendendosi conto di essere stata truffata, ha sporto denuncia ai Carabinieri. Questi ultimi, attraverso un’indagine approfondita, sono riusciti a risalire all’IBAN utilizzato per il trasferimento di denaro, riconducendo il conto a una carta prepagata intestata all’indagato. La rapidità con cui le autorità sono intervenute ha messo in luce l’importanza della denuncia e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. Questo episodio evidenzia la necessità di adottare maggiore prudenza negli acquisti online e la presenza di truffe sempre più comuni nel contesto attuale.

In questi casi, è fondamentale che le vittime non si scoraggino e affrontino al più presto le autorità per segnalare attività fraudolente, così da contribuire alla protezione di altri cittadini.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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