Manifestazione d’interesse per lo stabilimento flex/adriatronics a trieste: possibile investimento e negoziati in corso

Manifestazione d’interesse per lo stabilimento flex/adriatronics a trieste: possibile investimento e negoziati in corso

flex/adriatronics a trieste attira investitori esteri con un’offerta da 80 milioni di dollari, mentre sindacati e istituzioni chiedono garanzie per i lavoratori e proseguono le trattative aperte.
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Lo stabilimento Flex/Adriatronics di Trieste è al centro di trattative per un’acquisizione da parte di un investitore estero, con sindacati e istituzioni che vigilano per tutelare i lavoratori e garantire investimenti futuri. - Gaeta.it

La situazione dello stabilimento flex/adriatronics in provincia di trieste si muove in una nuova fase, dopo la recente presentazione di una manifestazione d’interesse da parte di un potenziale acquirente estero. L’azienda, attiva nel campo dell’alta tecnologia, potrebbe portare investimenti importanti e salvaguardare i posti di lavoro attuali, in un contesto di trattative ancora aperte e soffiate dai sindacati. Nel frattempo, prosegue la ricerca di altri investitori, con visite programmate e dialoghi in corso.

Il ruolo dei sindacati e le richieste agli attuali proprietari

Le organizzazioni sindacali presenti, Fim, Fiom, Uilm, Ugl territoriali e la Rsu di adriatronics, esprimono soddisfazione per l’interesse dimostrato dagli investitori. La loro posizione però resta ferma su alcuni punti chiave. Prima di tutto, chiedono che ogni eventuale subentro garantisca condizioni vantaggiose per i lavoratori e per il futuro della fabbrica.

I sindacati denunciano il rischio che la proprietà attuale, faircap, possa limitarsi a un’operazione finanziaria finalizzata alla vendita, senza assumersi responsabilità sociali. Chiedono quindi che l’offerta economica e le condizioni di vendita siano tali da attrarre le aziende interessate, senza spingerle a desistere a causa di richieste troppo onerose.

La manifestazione d’interesse per l’acquisto dello stabilimento

Una società straniera, collegata a un fondo di industria, ha formalizzato una manifestazione d’interesse non vincolante per l’acquisizione dello stabilimento flex/adriatronics. L’azienda intende puntare alla produzione di “traduttori ottici di terza generazione”, dispositivi ultra veloci a banda larga destinati ai datacenter. Questo settore globale vale ormai 16 miliardi di dollari e rappresenta un mercato in espansione.

Secondo quanto emerso nel tavolo ministeriale al mimit, il possibile investitore prevede un impegno economico di circa 80 milioni di dollari nei primi dodici mesi dalla subentro. L’offerta include il mantenimento dei dipendenti attuali, con un piano di sviluppo che potrebbe portare l’organico fino a 420 persone. La proposta ha sollevato attenzione ma anche qualche nodo da sciogliere, soprattutto riguardo alla parte economica dell’offerta. I sindacati hanno infatti segnalato che la differenza tra le parti sulla cifra proposta bloccherebbe momentaneamente l’operazione, spingendo verso una nuova fase negoziale.

L’impegno di regione friuli venezia giulia e ministero del lavoro

Anche la regione friuli venezia giulia e il ministero del lavoro hanno preso posizione, sostenendo le richieste sindacali e invitando faircap a rispettare gli impegni assunti in precedenza. Nel corso dell’incontro, istituzioni e sindacati hanno condiviso la necessità di aggiungere un addendum all’accordo ministeriale sottoscritto lo scorso aprile.

Il documento integrativo dovrebbe rafforzare l’attenzione sulle condizioni sociali, in modo da accompagnare l’intero processo di trattativa con maggiore tutela per i lavoratori. È stato fissato l’8 maggio come termine per la sottoscrizione dei tre mesi di contratto di solidarietà aggiuntivo.

Infine, per il 3 maggio alle 9:30 è convocata un’assemblea dei lavoratori per aggiornamenti sull’evoluzione della vertenza e i prossimi passi previsti.

La ricerca di nuovi investitori e i contatti industriali

Lo sviluppo della vertenza flex/adriatronics coinvolge un numero elevato di aziende italiane e straniere. L’advisor incaricato ha contattato finora oltre 250 soggetti industriali interessati, con circa 14 manifestazioni preliminari per esplorare possibili approfondimenti e collaborazioni. Due aziende hanno già svolto visite ufficiali presso lo stabilimento, e un’altra visita è programmata a breve.

Sono in programma inoltre altre 1 o 2 ispezioni da parte di potenziali acquirenti industriali nei prossimi giorni, a testimonianza di un interesse non superficiale e di una fase di interlocuzione intensa. La pluralità di soggetti coinvolti potrebbe facilitare soluzioni alternative nel caso in cui l’attuale trattativa si dovesse arenare.

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