L’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero, in provincia di Teramo, ha segnato il traguardo dei quaranta anni di attività con una cerimonia che ha coinvolto istituzioni, operatori sanitari e cittadini della zona. L’evento ha messo in luce il ruolo del presidio ospedaliero all’interno della rete sanitaria regionale, sottolineando le trasformazioni e i progetti in corso per rispondere alle esigenze di un territorio complesso come quello abruzzese.
Quaranta anni di servizio e l’evoluzione del presidio di sant’omero
L’ospedale Val Vibrata è nato negli anni ’80 come struttura destinata a rispondere ai bisogni sanitari della comunità locale, ma nel tempo ha acquisito un peso sempre maggiore nel sistema sanitario della provincia di Teramo e dell’intera regione Abruzzo. Durante la cerimonia, il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, ha ricordato le tappe fondamentali che hanno trasformato l’ospedale da presidio locale a nodo strategico nella rete ospedaliera.
Il presidio ha saputo adattarsi alle richieste sanitarie, integrandosi con le strutture hub e gli ospedali spoke, contribuendo a far circolare efficacemente le competenze e i pazienti. L’ampliamento dei reparti, l’aggiornamento tecnologico e l’incremento del personale hanno accompagnato una progressiva crescita qualitativa e quantitativa dei servizi offerti. Già dai primi anni del nuovo millennio, il Val Vibrata si è posto come punto di riferimento per i cittadini di più comuni del territorio, con particolare attenzione all’emergenza-urgenza e alle cure specialistiche.
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Il ruolo di sant’omero nel sistema sanitario regionale e le criticità del territorio abruzzese
Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, ha evidenziato la posizione cruciale dell’ospedale Val Vibrata nel contesto sanitario regionale. Ha ribadito come la struttura sia diventata indispensabile per garantire servizi sanitari vicini e adeguati a una popolazione dispersa su un territorio vasto e caratterizzato da aree interne difficili da raggiungere. La distribuzione abitativa rarefatta e la conformazione geografica montana comportano costi sostenuti per mantenere un livello di assistenza elevato.
Marsilio ha annunciato che in sede di commissione Salute della Conferenza delle Regioni, l’Abruzzo si farà portavoce delle regioni più piccole per invitare a rivedere i criteri attuali dell’assegnazione del Fondo sanitario nazionale. La sua posizione si basa sulla necessità di riconoscere le specificità del territorio abruzzese, penalizzato da un sistema di finanziamento tarato su modelli urbani e densamente popolati. Questo ha portato a una disparità di risorse che va corretta per consentire un’assistenza adeguata anche nelle zone meno densamente popolate.
Gli investimenti per l’edilizia sanitaria e il potenziamento dell’ospedale dopo il 2019
Dal 2019, la giunta regionale ha portato avanti un piano che ha sbloccato i finanziamenti per interventi edilizi bloccati da tempo. Questo ha permesso di iniziare una serie di lavori di ristrutturazione e ammodernamento delle strutture ospedaliere in Abruzzo, con effetti concreti anche sul presidio di Sant’Omero. Il progetto prevede sia la messa a norma degli edifici sia l’aggiornamento delle apparecchiature mediche.
L’ospedale Val Vibrata è stato indicato come un presidio chiave per limitare la mobilità passiva dei pazienti verso altre province o regioni. Ampliando i servizi e dotando la struttura di tecnologie moderne, l’obiettivo è offrire un’assistenza completa e ridurre i viaggi dei pazienti per cure di base e specialistiche. Nel contempo, il personale sanitario è cresciuto in numero per rispondere alla domanda di prestazioni e garantire copertura continua.
L’inaugurazione della nuova sede del 118 e l’attenzione al sistema di emergenza-urgenza
Il quarantesimo anniversario è stato anche l’occasione per aprire la nuova sede del servizio 118. L’area è stata ristrutturata e ampliata per meglio organizzare le attività legate all’emergenza-urgenza, rendendo più efficace la risposta alle chiamate e agli interventi sul territorio. Il nuovo spazio ha consentito di dotare il personale dedicato di ambienti funzionali e strumenti aggiornati.
La presenza dei vertici regionali, come gli assessori alla Salute Nicoletta Verì e ai Trasporti Umberto D’Annuntiis, ha sottolineato l’’impegno a sostenere l’evoluzione del sistema di emergenza che dialoga con l’ospedale come fulcro della rete sanitaria locale. Testimonianze di operatori e utenti hanno raccontato storie di difficoltà superate e di progressi in termini di prontezza e qualità del servizio.
Il valore delle testimonianze e la funzione sociale dell’ospedale nella comunità
Durante l’evento si sono alternati momenti di racconto e confronto: video e testimonianze di chi lavora all’ospedale e di chi ha beneficiato delle cure hanno restituito un’immagine concreta del presidio. La tavola rotonda ha permesso di discutere degli sviluppi futuri e delle criticità ancora presenti, con la volontà di mettere al centro l’esperienza delle persone.
L’assessore Nicoletta Verì ha ringraziato tutto il personale che opera tra medici, infermieri, tecnici e amministrativi. Ha ricordato che l’ospedale Val Vibrata non rappresenta solo un luogo di cura ma anche un punto di prossimità per la popolazione, legato a valori di competenza e umanità. L’impegno a investire in nuove tecnologie e nell’ammodernamento delle strutture accompagnerà le sfide dei prossimi anni, per mantenere il presidio aggiornato e rispondente alle necessità del territorio.