L’Oréal Italia lancia la ventitreesima edizione del premio "For Women in Science": opportunità per giovani ricercatrici

L’Oréal Italia lancia la ventitreesima edizione del premio “For Women in Science”: opportunità per giovani ricercatrici

L’Oréal Italia lancia la ventitreesima edizione del premio “For Women in Science”, offrendo 20.000 euro a sei ricercatrici italiane per sostenere progetti innovativi e promuovere la parità di genere nella scienza.
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L’Oréal Italia lancia la ventitreesima edizione del premio "For Women in Science": opportunità per giovani ricercatrici - Gaeta.it

L’Oréal Italia ha inaugurato la ventitreesima edizione del premio “For Women in Science” dedicato a giovani talenti. Questo programma, in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, offre un’importante opportunità per le ricercatrici italiane, permettendo loro di presentare la candidatura attraverso il sito ufficiale fino al 31 gennaio 2025. Da ventidue anni, il premio si impegna a premiare e supportare le scienziate nel loro percorso di ricerca, contando un numero significativo di vincitrici e progetti premiati nel nostro Paese.

Un premio in continua evoluzione

Il premio “For Women in Science” si presenta rinnovato e prosegue il suo percorso ampliando la sua portata. Infatti, dalla scorsa edizione, la formula si è trasformata in un premio anziché una borsa di studio, permettendo così a un numero maggiore di ricercatrici di partecipare. Questa scelta è stata dettata dalla volontà di indipendenza rispetto ad altri finanziamenti. Grazie a questa modifica, le ricercatrici possono continuare le loro attività di ricerca anche nel caso in cui abbiano già ricevuto altri supporti economici.

Il programma sostiene sei vincitrici a cui verranno assegnati premi di 20.000 euro per singolo progetto. Le candidature verranno valutate in diversi ambiti, tra cui scienze della vita, scienze ambientali, matematica, fisica, chimica, ingegneria e tecnologie. Questa diversificazione dei settori permette al premio di abbracciare una gamma più ampia di discipline scientifiche, attirando così una varietà di progetti innovativi.

La commissione di valutazione del premio

Un aspetto cruciale del premio “For Women in Science” è il processo di selezione dei progetti, affidato a una commissione giudicatrice altamente qualificata. Presieduta dalla professoressa Lucia Votano, dirigente di ricerca presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la giuria si compone di undici esperti provenienti da vari ambiti scientifici. L’obiettivo è garantire che le valutazioni effettuate siano equanimi e di alta qualità, in modo da identificare le proposte più promettenti.

Tra i membri della giuria troviamo professori e ricercatori affermati come Enrico Alleva, esperto in scienze comportamentali, Mauro Anselmino, fisico teorico all’Università di Torino, e Anna Loy, zoologa dell’Università del Molise. Anche personalità della ricerca come Giulia Casorati e Maria Benedetta Donati contribuiscono al panel con le loro competenze nell’immunologia e nella biobanking. Completano la giuria professionisti affermati nel settore della fisica, della chimica e dell’informatica, tutti uniti dalla passione per la scienza e dalla volontà di supportare le future generazioni di scienziate.

Un impegno concreto verso la valorizzazione delle donne nella scienza

Il premio “For Women in Science” è non solo un riconoscimento, ma un vero e proprio investimento nella ricerca scientifica condotta da donne. In un campo come quello della scienza, storicamente dominato da figure maschili, iniziative come questa sono fondamentali per incrementare la rappresentanza femminile. Fin dalla sua creazione, il programma ha premiato un totale di 118 ricercatrici e ha svolto un ruolo essenziale nel supportare progetti significativi e innovativi.

Il progetto è concepito per essere un catalizzatore di cambiamento, promuovendo la visibilità delle scienziate e incoraggiando le giovani talenti a intraprendere carriere nel mondo della ricerca. Questa iniziativa non solo contribuisce a creare un ambiente di lavoro più inclusivo, ma affronta anche il tema della parità di genere nel mondo scientifico, aprendo la strada a una maggiore diversità nei futuri progetti di ricerca.

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