La Lombardia si conferma tra le regioni italiane in prima fila nel campo dell’idrogeno come fonte energetica alternativa. L’attenzione per questo vettore pulito si traduce in sostegni economici derivanti dal Pnrr e in lanci concreti di progetti sperimentali. Le istituzioni locali sottolineano l’importanza di testare le soluzioni scientifiche disponibili per favorire la decarbonizzazione e allo stesso tempo stimolare sviluppo economico e lavoro.
La posizione della regione lombardia sulla sperimentazione dell’idrogeno
Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ha evidenziato come la Lombardia sia considerata un punto di riferimento nel panorama nazionale per gli studi sull’idrogeno. L’interesse si traduce in un riconoscimento diretto, con la regione scelta come area privilegiata per condurre sperimentazioni innovative. Fontana ha ricordato il ruolo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza , risorse rilevanti destinate al raggiungimento di risultati concreti. Il presidente ha sottolineato che l’obiettivo non si limita alla pura ricerca, bensì alla realizzazione di iniziative tangibili che possano influire sull’efficienza energetica e la sostenibilità.
Una regione precorritrice nel campo dell’idrogeno
In modo preciso, Fontana ha affermato che la Lombardia si muove “abbastanza precursori”, un’espressione che indica consapevolezza nella capacità di anticipare scenari e favorire l’adozione di tecnologie legate all’idrogeno. Questo posizionamento consente di affrontare in modo diretto le sfide poste dalla transizione energetica, inserendo la regione tra i protagonisti delle strategie italiane volte alla riduzione delle emissioni nocive.
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Decarbonizzazione e opportunità offerte dalla scienza secondo fontana
L’attenzione alla decarbonizzazione, tema centrale nelle politiche ambientali italiane ed europee, è stata al centro dell’intervento di Fontana in occasione dell’evento tenutosi al Palazzo Lombardia di Milano. La transizione verso fonti energetiche non inquinanti richiede l’esplorazione di tutte le strade aperte dalla ricerca scientifica. In quest’ottica, il presidente ha invitato a mantenere una mente aperta su ogni possibile soluzione energetica che possa contribuire a ridurre le emissioni di gas serra.
Un invito a non escludere nessuna tecnologia
Fontana ha invitato a non escludere alcuna tecnologia o ipotesi, sostenendo che la scienza possa offrire molteplici approcci. Questo atteggiamento si riflette nella volontà di investire in settori emergenti e supportare iniziative che guardano sia alla sostenibilità ambientale sia alla competitività industriale. Dati i tempi attuali, la Lombardia vuole verificare concretamente quali siano le tecnologie più efficaci nel ridurre l’impatto ambientale, favorito anche dalla dotazione finanziaria messa a disposizione.
Il ruolo dell’assessore all’ambiente nell’impulso alla filiera dell’idrogeno
Anche l’assessore regionale all’ambiente, Giorgio Maione, presente all’incontro, ha offerto una prospettiva sul ruolo dell’idrogeno dal punto di vista economico. Secondo Maione, questo vettore energetico non rappresenta solo un mezzo per la sostenibilità, ma si configura anche come un possibile volano per crescita economica e occupazione nel territorio lombardo. Il riferimento è alla costruzione di una filiera completa che partendo dalla produzione, passando per la distribuzione, arrivi alla valorizzazione industriale e commerciale dell’idrogeno.
Le potenzialità della lombardia per la filiera dell’idrogeno
La Lombardia vanta caratteristiche e risorse che possono rendere possibile la nascita di questo sistema integrato. Secondo l’assessore, la regione ha “tutte le carte in regola” per promuovere lo sviluppo di questa attività, pensata non solo come ricerca ma anche come fonte di nuovi posti di lavoro. Il sostegno a livello istituzionale si traduce così in un impegno concreto per stimolare l’adozione di tecnologie verdi in modo da valorizzare le proprie capacità produttive e industriali.
Le dichiarazioni rafforzano l’idea che la sfida ambientale si coniughi con quella economica. Puntare sull’idrogeno può diventare una strategia per mantenere la leadership tecnologica e occupazionale, inserendosi nei percorsi nazionali ed europei legati alla transizione energetica. Il dialogo tra istituzioni e operatori locali punta a un futuro dove il territorio possa trarre vantaggi ambientali ed economici dalla nuova energia pulita.