L’istituto Pacinotti di Fondi si conferma tra le scuole italiane più attive nel campo della robotica e dell’innovazione. Da anni partecipa con successo alla RomeCup, competizione nazionale dedicata alle tecnologie emergenti. Nel 2025 ha riconquistato il primo posto grazie a un progetto incentrato sulla sicurezza femminile. Il lavoro sviluppato dagli studenti, guidati dal docente Gianni Di Manno, ha dimostrato capacità tecniche e attenzione a temi sociali rilevanti.
La costanza del pacinotti alla romecup
Negli ultimi tre anni, l’istituto Pacinotti di Fondi è stato protagonista in modo costante alla RomeCup. Dopo il primo trionfo nel 2023, il gruppo di studenti ha mantenuto alta la competitività nel 2024 ottenendo il secondo posto. Quest’anno hanno riconquistato il gradino più alto del podio. Il ruolo di riferimento è stato svolto dal professore Gianni Di Manno, che ha accompagnato i ragazzi durante tutto il percorso.
La RomeCup mette a confronto scuole da tutta Italia, con progetti basati su robotica e sviluppo software innovativo. L’istituto Pacinotti è riuscito a distinguersi grazie a idee concrete, capaci di rispondere a esigenze reali. Questa costanza nei risultati sottolinea un impegno formativo serio e una capacità di motivare gli studenti verso obiettivi ambiziosi e concreti.
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Investimenti e formazione tecnologica
La presenza stabile del Pacinotti nella top 3 della competizione dimostra anche quanto la scuola abbia investito in strutture e competenze per far crescere i giovani talenti nell’ambito tecnologico. Si tratta di un esempio rilevante di come l’istruzione tecnica possa influire sull’ecosistema dell’innovazione locale e nazionale.
Un’app per la tutela delle donne
Il progetto vincente del 2025 è un’applicazione pensata per proteggere le donne in situazioni critiche. Nasce dall’osservazione delle difficoltà che molte persone affrontano in caso di pericolo o disagio. Lo sviluppo è stato orientato non solo alla tecnologia, ma anche a fornire un aiuto reale nella vita di tutti i giorni.
L’app permette di inviare richieste d’aiuto con gesti rapidi, parole chiave o input manuali. Quando viene lanciato l’allarme, si attiva automaticamente una registrazione ambientale per raccogliere eventuali testimonianze nell’immediato. Questo sistema si propone di fornire tutela anche a livello probatorio, una caratteristica che distingue questa soluzione da altre applicazioni più semplici.
Sicurezza e prevenzione integrate
Non mancano strumenti preventivi, come il calcolo di un percorso sicuro per tornare a casa da soli e la condivisione della posizione in tempo reale con contatti fidati, un aspetto utile per avvertire persone di riferimento in caso di rischio. Inoltre, la possibilità di avvisare anticipatamente i familiari aumenta il livello di protezione nelle situazioni potenzialmente pericolose.
Supporto psicologico e legale nell’app
L’app realizzata dal team del Pacinotti integra anche servizi di supporto psicologico e consulenza legale, accessibili tramite acquisti in-app. Questa scelta amplia il raggio d’azione della tecnologia: non si limita a intervenire sul momento del pericolo, ma accompagna l’utente anche nella fase successiva a episodi violenti o minacciosi.
“Offrire un accesso immediato a consulenze professionali aiuta a contrastare l’isolamento che spesso segue situazioni traumatiche.” Questo tipo di assistenza è fondamentale per favorire la ripresa e la tutela dei diritti delle persone coinvolte. L’app quindi si propone come uno strumento completo, che accompagna la sicurezza fisica con un sostegno emotivo e giuridico concreto.
Tecnologia con attenzione umana
Questa integrazione dimostra un approccio maturo, orientato non solo al progresso tecnico ma anche alla sensibilità verso bisogni profondi della comunità. È un esempio di tecnologia applicata con responsabilità e attenzione verso le conseguenze umane di molte emergenze sociali.
Il ruolo decisivo di gianni di manno
Gianni Di Manno, docente del Pacinotti, ha diretto il progetto con dedizione. Ha spiegato che la vittoria è frutto di un impegno costante e della volontà di usare la tecnologia per scopi concreti in ambito sociale. Gli studenti hanno lavorato con costanza e creatività, combinando competenze tecniche a una forte consapevolezza dei problemi reali.
“L’esperienza alla RomeCup rappresenta per i ragazzi un’occasione di crescita concreta.” Oltre a imparare a programmare e costruire robot, acquisiscono capacità progettuali che tengono conto delle esigenze degli utenti. Si formano in un contesto che spinge a trasformare le conoscenze scientifiche in soluzioni utili per la società.
Formazione e responsabilità sociale
Il laboratorio del Pacinotti diventa così un luogo in cui si coltiva non solo la tecnica, ma anche un senso di responsabilità verso la comunità. Questo modello educativo sviluppa giovani preparati a contribuire con le proprie competenze alla vita civile e al miglioramento delle condizioni di sicurezza collettiva.
Fondi tra scuola e innovazione sociale
L’istituto Pacinotti a Fondi si afferma come punto di riferimento nel territorio per la formazione tecnologica e l’impegno sociale. Questi successi riportati alla RomeCup sottolineano la capacità della scuola di trasformare la preparazione tecnica in iniziative di valore umano.
La città vede così rafforzata la sua reputazione anche nel campo dell’innovazione sociale, grazie ad attività che coinvolgono gli studenti in progetti rilevanti per la sicurezza e il benessere pubblico. Il lavoro svolto dagli studenti rappresenta non solo un risultato sportivo o tecnico, ma un contributo che tocca temi sentiti a livello nazionale.
Progetti di cambiamento concreto
Le sfide raccolte dall’istituto dimostrano come una scuola possa essere al centro di processi di cambiamento concreto, capaci di costruire strumenti che danno risposte a esigenze quotidiane. È un esempio concreto di come formazione e responsabilità civile possano correre insieme in un territorio come Fondi, offrendo prospettive promettenti per il futuro.