Il presidente della regione Molise, francesco roberti, è stato ascoltato questa mattina negli uffici della polizia giudiziaria di Campobasso nell’ambito di un’inchiesta della dda locale su presunti casi di corruzione. L’interrogatorio è durato circa un’ora e mezza e si è concentrato soprattutto su un documento scritto consegnato dai legali del governatore. Ecco cosa è emerso durante l’incontro.
L’interrogatorio a campobasso e la strategia difensiva del presidente roberti
Il confronto con la procura di Campobasso, guidata dal procuratore nicola d’angelo e dal sostituto anna rita carollo, si è svolto questa mattina dopo la consegna di una memoria difensiva. Il documento, firmato dagli avvocati mariano prencipe e giuseppe stellato, si estende per circa 200 pagine e contiene la ricostruzione dettagliata della vicenda oggetto d’indagine.
francesco roberti non ha rilasciato dichiarazioni a voce durante l’interrogatorio, affidando ogni commento esclusivamente al testo scritto predisposto dai suoi legali. Lo stesso avvocato prencipe ha confermato la scelta, spiegando che l’obiettivo era mettere a disposizione della dda una esposizione esaustiva dei fatti, supportata da una serie di chiarimenti precisi e puntuali.
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L’episodio del deposito di una memoria difensiva così dettagliata indica un approccio rigoroso e orientato a mettere in evidenza elementi che potrebbero smentire le accuse. Il documento presenta una linea difensiva centrata su un’analisi specifica delle intercettazioni coinvolte nell’inchiesta.
Le intercettazioni e la difesa di roberti sul suo ruolo nelle vicende contestate
Nel dettaglio, nella memoria difensiva si sottolinea come alcune intercettazioni in possesso degli inquirenti escludano un interesse diretto del presidente roberti verso le sorti di una certa società privata. Diversi passaggi del testo puntano a dimostrare che, contrariamente a quanto ipotizzato, non ci sia alcun coinvolgimento attivo o sostegno da parte di roberti verso questa azienda.
Un punto centrale è rappresentato dal fatto che la provincia di Campobasso, amministrata proprio da roberti in qualità di presidente della giunta provinciale, avrebbe invece assunto un atteggiamento critico. In effetti il governatore avrebbe promosso osservazioni e richiesto l’imposizione di restrizioni alla società contestata.
Questa ricostruzione rimette in discussione la tesi dell’accusa, evidenziando una posizione istituzionale che andrebbe in senso contrario rispetto a quella di un presunto favoreggiamento. I legali insistono quindi sulla mancanza di prove concrete che confermino un interesse personale o politico del presidente nei confronti della società.
I protagonisti dell’inchiesta e i prossimi sviluppi giudiziari
L’indagine della dda di campobasso procede con l’obiettivo di fare chiarezza sulla presunta corruzione che coinvolge diverse figure pubbliche, fra cui il governatore roberti. Nel corso degli ultimi mesi, la procura ha raccolto dati, intercettazioni e testimonianze per valutare eventuali responsabilità.
In questa fase sono previsti nuovi sviluppi, con ulteriori atti istruttori e approfondimenti, dati gli elementi emersi dalla memoria difensiva e dalle audizioni già svolte. Il ruolo della procura è quello di valutare l’attendibilità delle versioni emerse e verificare se le accuse possano trovare riscontri in fatti concreti.
Il presidente della regione rimane al centro dell’attenzione, ma il fatto che il suo intervento sia stato limitato alla consegna di un documento scritto lascia intravedere una strategia mirata a ridurre la possibilità di fraintendimenti o dichiarazioni potenzialmente controproducenti. Lo sviluppo dell’inchiesta si annuncia complesso e da seguire attentamente.