Un importante sviluppo per il trasporto pubblico nella regione campana è stato annunciato dall’Ente Autonomo Volturno. Dopo aver ottenuto il consenso da parte di tutti i sindaci coinvolti, il progetto definitivo per la riconversione della linea ferroviaria Castellammare di Stabia-Gragnano in tram ha fatto un significativo passo avanti. Il presidente dell’ente, Umberto De Gregorio, ha attivato la conferenza di servizi per l’approvazione finale dell’importante intervento.
Dettagli della conferenza di servizi
Il primo incontro della conferenza di servizi, fondamentale per raccogliere tutti i pareri necessari, è stato svolto il 28 novembre presso la sede di Eav, situata in via Cisterna dell’Olio. Questa riunione si è tenuta in modalità simultanea, permettendo la partecipazione di tutte le amministrazioni competenti in tempo reale. A questo incontro hanno partecipato diverse figure chiave, tra le quali il responsabile unico del progetto, Mario D’Avino, e i sindaci di Castellammare e Gragnano, Luigi Vicinanza e Aniello D’Auria. Presenti anche dirigenti dei lavori pubblici e un rappresentante della Città Metropolitana di Napoli, nonché Giovanni Capasso, direttore generale del Ministero della Cultura. Anche se l’operatore ferroviario Rfi non era presente, ha inviato il suo nulla osta per la realizzazione del progetto, pur escludendo momentaneamente la stazione ferroviaria di Castellammare di Stabia.
Tempistiche e finanziamenti del progetto
L’ente Eav ha reso noto che le tempistiche per la realizzazione dell’infrastruttura sono decisive. È fondamentale che il progetto venga appaltato entro l’8 novembre 2025 e completato entro il 2027 per evitare di perdere i finanziamenti già stanziati. Per procedere rapidamente, Eav prevede di pubblicare, entro marzo, il bando di gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori per il primo lotto, che ha un budget di 33 milioni di euro, derivanti dalle risorse Fsc 2014-2020.
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La nuova linea tramviaria dovrebbe partire da Gragnano e estendersi fino all’altezza del liceo scientifico Severi di Castellammare, con una successiva espansione verso la stazione Fs di piazza Matteotti. Le fermate progettate includono diverse località strategiche quali Gragnano, il pallone geodetico, la Città della Pasta e il liceo scientifico, fino al centro di Castellammare.
Integrazione con il territorio e opere accessorie
Il progetto tramviario non si limita alla sola realizzazione della linea, ma prevede anche opere accessorie significative. Una pista ciclo-pedonale di 2,5 metri di larghezza accompagnerà il tracciato, offrendo uno spazio sicuro per i ciclisti e i pedoni, completamente illuminato. Per la fermata capolinea di Gragnano, sono previsti anche un deposito-officina per i mezzi di trasporto, una nuova piazza e un parco urbano. Questi interventi mirano a ricucire urbanisticamente due quartieri attualmente divisi dalla ferrovia, offrendo accessi diretti tra il piazzale della stazione e via Vittorio Veneto, grazie a vialetti pedonali e aree verdi arredate con nuovi alberi.
Pareri favorevoli e richieste dei sindaci
I sindaci di Gragnano e Castellammare hanno confermato la loro posizione favorevole verso il progetto. Tuttavia, il sindaco stabiese ha manifestato un desiderio esplicito per estendere la linea tranviaria fino a piazza Matteotti, considerata cruciale per aumentare il numero di utenti. Questo ampliamento sarebbe in grado di migliorare notevolmente l’accessibilità all’importante stazione, aumentando l’interesse e i flussi di passeggeri.
Dopo il termine della conferenza di servizi, il progetto sarà inviato anche all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali per la valutazione finale. A questo punto, l’attenzione sul progetto non è stata mai così alta, con la comunità locale che attende con interesse lo sviluppo delle fasi successive.