Le scuole di montagna in Friuli Venezia Giulia: un sostegno cruciale per le comunità locali

Le scuole di montagna in Friuli Venezia Giulia: un sostegno cruciale per le comunità locali

Le Scuole Di Montagna In Friul Le Scuole Di Montagna In Friul
Le scuole di montagna in Friuli Venezia Giulia: un sostegno cruciale per le comunità locali - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Le scuole di montagna in Friuli Venezia Giulia non solo rappresentano un importante presidio educativo, ma sono anche un fattore chiave per l’insediamento delle famiglie nei comuni più periferici. Durante l’apertura dell’anno scolastico, l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, ha sottolineato l’importanza di queste istituzioni nel sostenere la vita comunitaria e nel contrastare il fenomeno dello spopolamento. Con un’attenzione particolare rivolta alle realtà locali, le politiche dell’Amministrazione regionale si pongono l’obiettivo di garantire un futuro luminoso per le generazioni più giovani.

Un nuovo inizio per l’istituto comprensivo di Forgaria

L’incontro tra l’assessore Rosolen, il sindaco Pierluigi Molinaro e il dirigente scolastico Francesco Candido ha segnato l’inizio di un nuovo anno scolastico per gli alunni dell’istituto comprensivo di Forgaria. Durante l’evento, Rosolen ha evidenziato come le scuole di montagna costituiscano un elemento vitale per l’attrattività di queste aree. Le istituzioni educative non solo offrono servizi di qualità, ma sono veri e propri punti di riferimento per le famiglie che decidono di risiedere in queste zone.

L’ampliamento della rete scolastica, che ora comprende anche alunni provenienti dai comuni limitrofi di Majano, Buja e Treppo, sottolinea la lungimiranza della Regione. Con un bacino totale di 1200 studenti e 170 membri del personale, si crea un ambiente scolastico robusto che facilita una gestione efficiente della formazione. Questo approccio non solo migliora l’esperienza educativa per i ragazzi, ma contribuisce anche a costruire una solida comunità educativa che promuove un percorso didattico integrato.

Le politiche regionali per l’istruzione e il contrasto alla denatalità

L’assessore Rosolen ha messo in luce che l’investimento nell’istruzione è parte integrante della strategia regionale per affrontare la denatalità. Le istituzioni educative, infatti, svolgono un ruolo fondamentale non solo nella formazione, ma anche nella crescita e nella stabilizzazione demografica delle aree montane. Fornire servizi educativi di alta qualità, a partire dalle scuole dell’infanzia, è cruciale per le famiglie che cercano di mettere radici nel territorio.

La Regione, consapevole dei bisogni delle famiglie, sta implementando vari contributi economici per alleviare il carico finanziario sulle famiglie con bambini frequentanti le scuole. Queste risorse sono destinate non solo a garantire un’istruzione di qualità, ma anche a sostenere il diritto allo studio, colmando le lacune esistenti e promuovendo inclusione e supporto a studenti con varie criticità educative.

Inaugurazione dell’asilo nido “I gufetti”: un passo avanti per l’educazione pre-scolare

Successivamente, l’assessore Rosolen si è recata a Cornino per l’inaugurazione dell’asilo nido “I gufetti”, un ulteriore sforzo per sostenere le famiglie del territorio. Realizzato con fondi statali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , l’asilo rappresenta un’importante opportunità per le famiglie locali, accogliendo fino a 14 bambini. La progettazione per il recupero della struttura è stata avviata due anni fa, a testimonianza dell’impegno del Comune verso un servizio educativo a lungo termine.

L’incremento del finanziamento per l’istruzione regionale, che è aumentato da 31,3 milioni nel 2018 a 56 milioni nel 2023, è un segnale forte dell’attenzione verso il settore educativo. Per l’anno scolastico in corso, il “pacchetto scuola” include un contributo di 3,5 milioni di euro, oltre 300 mila euro in più rispetto all’anno precedente, destinati a migliorare le opportunità di apprendimento attraverso tirocini formativi e il potenziamento del personale. Inoltre, un’importante somma è stata investita per abbattere le rette degli asili nido, dimostrando un forte desiderio di sostenere le famiglie e favorire l’accesso all’educazione.

Le scuole, gli asili e i vari istituti educativi diventano così fulcri vitali che animano il territorio, contribuendo a costruire un futuro promettente per le nuove generazioni e per l’intera comunità.

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