L'allerta per il granchio blu in adriatico: un parassita minaccia la produzione di vongole

L’allerta per il granchio blu in adriatico: un parassita minaccia la produzione di vongole

Il granchio blu Atlantico infetta le acque dell’Alto Adriatico con il parassita Hematodinium, causando danni alla produzione di vongole e rischi per la salute pubblica legati al consumo di crostacei.
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L'allerta per il granchio blu in adriatico: un parassita minaccia la produzione di vongole - Gaeta.it

Un fenomeno preoccupante sta colpendo le acque dell’Alto Adriatico, dove il granchio blu Atlantico, una specie esotica, ha iniziato a infliggere seri danni alla produzione di vongole. Recenti studi hanno rivelato la presenza del parassita Hematodinium, responsabile della “Bitter Crab Disease “, una malattia che compromette il sapore della carne di granchio. Questo articolo approfondisce l’impatto del parassita, il suo studio da parte di ricercatori e i potenziali rischi per la salute pubblica associati al consumo di granchio blu.

Il parassita Hematodinium e la Bitter Crab Disease

Il parassita Hematodinium provoca una condizione conosciuta nel settore ittico come “malattia del granchio amaro”. Questo problema sorge quando i granchi blu, infettati dal parassita, presentano un sapore alterato, rendendo la loro carne poco appetibile per i consumatori. Sebbene la malattia non rappresenti un rischio diretto per la salute umana e non sia contagiosa, i crostacei crudi o poco cotti possono comportare rischi sanitari. “Il consumo di granchio blu non completamente cotto può portare a gastroenteriti acute,” risultanti dalla presenza di batteri vibrioni sull’esoscheletro o nelle carni del crostaceo.

I ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie stanno conducendo uno studio su questa specie. Questo progetto è stato realizzato con finanziamenti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con l’obiettivo di monitorare la salute dei granchi blu nel contesto della pesca locale e della conservazione delle specie marine.

I risultati della ricerca: l’analisi degli esemplari

La prima fase del progetto di ricerca ha visto l’analisi di 225 esemplari di granchi blu provenienti da sette diverse località lagunari, tra cui Grado, Marano Lagunare, Caorle, Chioggia, Sacca di Scardovari, Goro e Marina di Ravenna. I campioni sono stati prelevati tra aprile e maggio 2024, con un minimo di 30 esemplari raccolti in ciascuna zona. I risultati preliminari hanno confermato la presenza di Hematodinium in vari granchi blu, mostrando tassi di infezione molto differenti a seconda delle aree geografiche analizzate.

In particolare, in Veneto si è registrata una prevalenza del 33% di individui positivi al parassita, mentre in Emilia Romagna la percentuale è salita a un preoccupante 97%. Sorprendentemente, nessun granchio blu infetto è stato individuato nelle lagune del Friuli Venezia Giulia. Gli operatori del settore hanno segnalato la presenza di esemplari letargici o malati, particolarmente in Emilia Romagna, suggerendo che l’infezione riduce la loro resistenza al trasporto e alla manipolazione. Queste osservazioni mettono in luce come la salute dei granchi blu possa influenzare il loro valore economico, creando incertezze per i pescatori locali.

L’impatto ecologico e commerciale dell’infezione

L’entità della presenza di Hematodinium tra i granchi blu non è solo un problema sanitario, ma pone anche interrogativi sull’ecologia della regione. Questo parassita ha la capacità di infettare diverse specie di crostacei marini, causando diminuzioni all’interno delle popolazioni autoctone. Tali effetti possono avere ripercussioni sia ecologiche che commerciali, con possibilità di perdite significative nel settore della pesca.

Sebbene al momento non sia possibile valutare con certezza l’impatto totale del parassita sulla popolazione di granchio blu nel Nord Adriatico, i dati raccolti suggeriscono la necessità di un monitoraggio costante. È cruciale capire se l’infezione si espanderà ulteriormente e come potrebbero reagire gli ecosistemi marini in presenza di queste nuove minacce. La questione del granchio blu rappresenta una sfida sia per i pescatori sia per le autorità preposte alla gestione delle risorse marine, in un contesto dove la salute degli ecosistemi è sottoposta a pressioni crescenti.

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