L'addio a Giovanna Boggio: una figura emblematicamente legata alla storia di Caluso

L’addio a Giovanna Boggio: una figura emblematicamente legata alla storia di Caluso

La scomparsa di Gianna Boggio, figura amata di Caluso, lascia un vuoto profondo. La sua eredità vive attraverso la famiglia e le tradizioni culinarie che ha contribuito a creare.
L27addio a Giovanna Boggio3A una L27addio a Giovanna Boggio3A una
L'addio a Giovanna Boggio: una figura emblematicamente legata alla storia di Caluso - (Credit: www.giornalelavoce.it)

Giovanna Boggio, conosciuta affettuosamente come Gianna, è stata un pilastro della comunità di Caluso. La sua scomparsa, avvenuta all’alba di mercoledì scorso, ha lasciato un profondo vuoto tra gli abitanti del paese, che la ricordano con affetto per la sua intelligenza, simpatia e il suo spirito vivace. La vita di Gianna è stata caratterizzata dall’amore per la famiglia e dal forte impegno nel lavoro, un’eredità che continuerà a vivere nei cuori di coloro che l’hanno conosciuta.

Un’attività commerciale nel cuore di Caluso

Per diversi decenni, Gianna ha gestito con il marito, Mario Vachino, un negozio di abbigliamento situato in via Bettoia. Questo locale rappresentava non solo un punto di vendita, ma anche un luogo di incontro per la comunità di Caluso. La dedizione con cui Gianna si è occupata dell’attività ha influito positivamente sulla vita economica del paese, contribuendo a creare un senso di appartenenza tra i cittadini.

Dopo aver chiuso il negozio, Gianna ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione: la cucina. Questa scelta le ha permesso di esprimere la sua creatività e, allo stesso tempo, di continuare a servire la comunità, creando piatti che celebravano i prodotti e le tradizioni locali. La sua abilità culinaria ha trasformato il centro ricreativo e culturale della frazione di Rodallo, che ha gestito con Mario. Qui, Gianna ha introdotto nuovi arredi e un menù basato su ingredienti freschi e locali, reso accessibile a tutti grazie ai prezzi popolari.

Ben presto, il centro è diventato un punto di riferimento per gli abitanti di Caluso. Le cene preparate da Gianna sono state un momento di aggregazione che molti ricorderanno con nostalgia. Non era solo un ristorante, ma un luogo dove le persone si riunivano per gustare un buon pasto e condividere storie, risate e affetto.

Un’eredità familiare

Gianna ha trasferito la sua passione per la cucina e la convivialità al figlio maggiore, Luca Vachino, il quale ha ora preso in carico la gestione del circolo ricreativo. Questo passaggio generazionale rappresenta un modo per mantenere viva la tradizione che Gianna ha contribuito a costruire. Luca, come la madre, è fortemente legato alla comunità e lavora instancabilmente per onorare il suo talento e il suo amore per il cibo e le persone.

Corrado Scapino, presidente dell’Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino, ha condiviso il ricordo di Gianna, descrivendola come una figura speciale, sempre legata alla famiglia e affettuosa nei confronti di chi la circondava. La sua vita è stata un esempio di come si possa essere una guida e un punto di riferimento per gli altri, dimostrando sempre un sincero interesse nei confronti della comunità.

Un addio commovente alla comunità

La morte di Gianna Boggio ha colpito profondamente l’intera comunità di Caluso. I funerali, celebrati nella chiesa parrocchiale, hanno attirato una grande affluenza di amici, familiari e concittadini, un segno tangibile del rispetto e dell’affetto che tutti nutrivano per lei. La partecipazione è stata inclusiva, con persone di ogni età unite nel ricordo di una donna che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del paese.

Gianna si è spenta pacificamente, circondata dai membri della sua famiglia, un momento significativo che riassume la sua vita vissuta con amore e dedizione. La calma della sua abitazione, un luogo intriso di memoria e storia, è stata il contesto finale di una vita che ha toccato i cuori di molti.

Il suo lascito continuerà a vivere non solo nei ricordi, ma anche nelle tradizioni che ha contribuito a creare. La comunità di Caluso conserverà il ricordo della sua risata contagiosa, dei suoi gesti di solidarietà e di quel senso di appartenenza che ha sempre saputo trasmettere, segnando così la fine di un’epoca e l’inizio della revisione delle sue memorie.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Armando Proietti

Change privacy settings
×