L’opera ‘Musica per una fine‘, creata nel 1998 da Ennio Morricone e ispirata alla poesia ‘Gli italiani‘ di Pier Paolo Pasolini, si trasforma in un’esperienza visiva unica grazie all’interpretazione di Mario Airò. Con l’iniziativa SZ Sugar miart commission, la casa editrice SZ Sugar invita il pubblico a immergersi in un’atmosfera dove arte e musica si intrecciano, mettendo in risalto il valore di un’opera fino ad oggi mai eseguita.
Il progetto SZ Sugar miart commission
SZ Sugar, parte del prestigioso gruppo Sugar Music, ha lanciato la seconda edizione della SZ Sugar miart commission, mirando a stimolare la creatività attraverso l’incontro di diverse forme d’espressione artistica. Per questa edizione, la casa editrice ha scelto ‘Musica per una fine‘ di Morricone come tema principale. Gli artisti delle 179 gallerie che parteciperanno alla Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Milano, in programma dal 4 al 6 aprile, sono stati invitati a reinterpretare liberamente la prima pagina della partitura. Questa iniziativa si propone di esplorare nuove prospettive e forme creative, puntando a una fusione artistica innovativa.
La giuria, guidata da Michele Bertolino e composta da esperti del settore, ha selezionato il progetto di Mario Airò. I suoi lavori spesso interagiscono con musica e cinematografia, portando avanti una ricerca artistica che coinvolge il pubblico in maniera profonda. Anna Leonardi, Direttrice Editoriale di SZ Sugar, ha sottolineato l’importanza di questo lavoro, dichiarando come l’obiettivo sia quello di “esplorare nuove prospettive espressive“. L’opera di Airò non è solo una reinterpretazione della musica, ma un invito a riflettere sull’essenza e sui messaggi profondi trasmessi da Pasolini.
Il significato dell’opera di Mario Airò
Mario Airò, un artista di spicco con una carriera internazionale che include esposizioni in importanti eventi come la Biennale di Venezia e la Kunsthalle di Vienna, ha scelto di concentrarsi su un passaggio particolare della poesia di Pasolini. Questi versi affrontano la mancanza di un giudizio netto da parte della società, riflettendo una sorta di “soave saggezza” del popolo italiano. Nella sua interpretazione, Airò si sofferma su un momento di grande intensità, dove Pasolini esprime la sua inquietudine e il dolore per la condizione umana.
Il lavoro di Airò si presenta come un gesto concreto: l’artista utilizza una rosa, intrisa di alcol e capovolta, da premere sullo spartito per aggiungere il suo colore, creando un collegamento diretto tra la musica e la vita. Questo gesto diventa simbolo di una riflessione profonda, suggerendo la caducità della vita e l’inevitabilità della morte, contenuti nel finale emotivo della poesia. L’opera di Airò si configura quindi come un’esperienza multisensoriale che invita lo spettatore a cogliere sfumature di significato, rendendo viva la combinazione di letteratura e musica.
L’edizione dell’opera per miart
Per l’evento di miart, l’opera di Mario Airò sarà presentata in due edizioni distinte: una versione standard limitata a 50 esemplari e una speciale, “deluxe“, composta da 30 pezzi unici. Ogni pezzo dell’edizione deluxe avrà l’intervento diretto dell’artista che applicherà il colore della rosa su ogni copia, rendendo ogni opera unica e irripetibile. Questa scelta non solo arricchisce l’opera stessa ma offre anche un modo per il pubblico di interagire in modo personale con il lavoro artistico.
La presentazione dell’opera durante la fiera di Milano rappresenta un’opportunità significativa per valorizzare il legame tra musica, arte visiva e letteratura. Attraverso questo progetto, l’arte diventa un ponte per esplorare tematiche di grande attualità e di riflessione profonda, stimolando una discussione su questioni che sono sempre presenti nella nostra società, ma talvolta trascurate. Un’iniziativa che si preannuncia come un momento fulcro nel panorama artistico contemporaneo.