La tutela dell'Oliva Ascolana del Piceno: appello al ministero per fermare le contraffazioni

La tutela dell’Oliva Ascolana del Piceno: appello al ministero per fermare le contraffazioni

L’Oliva Ascolana del Piceno affronta una battaglia legale contro le imitazioni, con il supporto di associazioni agricole e richieste al governo per tutelare autenticità e qualità del prodotto DOP.
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La tutela dell'Oliva Ascolana del Piceno: appello al ministero per fermare le contraffazioni - Gaeta.it

L’Oliva Ascolana del Piceno, simbolo gastronomico della regione Marche, è al centro di una battaglia legale contro le imitazioni e le contraffazioni. Attori primari di questa iniziativa sono il Consorzio di Tutela della Denominazione di Origine Protetta e le principali associazioni agricole italiane, tra cui Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri. Queste organizzazioni hanno fatto un appello al ministero dell’Agricoltura affinché si facciano valere le normative esistenti e si tuteli così la storicità e l’autenticità di questo prodotto.

L’importanza dell’Oliva Ascolana del Piceno

L’Oliva Ascolana del Piceno non è soltanto un prodotto alimentare, è parte integrante della cultura e della tradizione marchigiana. Questa varietà di oliva si distingue per le sue dimensioni generose, la polpa carnosa e il sapore unico, poco sopraffatto dall’olio d’oliva. È proprio questa combinazione di caratteristiche a renderla un ingrediente fondamentale della cucina marchigiana e ad alimentare la richiesta non solo sul mercato nazionale, ma anche su quello internazionale.

Tuttavia, con l’aumento della popolarità delle olive ascolane, è emerso un fenomeno preoccupante: numerosi produttori hanno iniziato ad etichettare come “Ascolane” olive che non rispettano i requisiti imposti dalla DOP. Questa pratica non solo danneggia gli agricoltori che producono olive autentiche, ma crea confusione tra i consumatori, che potrebbero non rendersi conto di star acquistando un prodotto di qualità inferiore o addirittura confezionato con olive non marchigiane.

Richiesta di azioni concrete

Il Consorzio di Tutela ha avviato una netta richiesta per l’implementazione di misure più severe per contrastare le frodi. “Sia dato seguito al lavoro iniziato dai Carabinieri Forestali nel giugno dello scorso anno,” è stato il messaggio chiave in questo appello. Gli operatori del settore chiedono un maggior impegno nel monitoraggio e nel controllo delle etichette per garantire che solo e soltanto le olive che rispettano le normative di produzione possano portare il nome di Oliva Ascolana del Piceno.

Questo impegno richiede la collaborazione tra il governo e le realtà locali, per instaurare un vero e proprio patto di responsabilità. Ogni elemento della filiera, dalla raccolta alla trasformazione, deve rispettare gli alti standard che garantiscono la qualità della DOP, affinché i produttori possano continuare a offrire un prodotto di eccellenza.

Leggi e Normative: una duplice responsabilità

Nel contesto della tutela dell’Oliva Ascolana del Piceno, le normative sono chiare: il termine “Ascolana” e qualsiasi sua variazione, anche parziale, deve essere utilizzato solamente per le olive certificate come DOP. Questa legge ha lo scopo di proteggere il consumatore, garantendo la provenienza e il metodo di coltivazione delle olive che acquistano. La violazione di queste norme non è soltanto un problema di immagine, ma mette a rischio la sostenibilità economica degli agricoltori che seguono il corretto processo produttivo.

Una vera lotta contro la contraffazione richiede una sinergia tra istituzioni e settore privato. Le associazioni di categoria sono pronte a sostenere il ministero dell’Agricoltura in questo lavoro di vigilanza, apportando esperienza e competenza per creare una rete di monitoraggio attiva e reattiva. Con strumenti di verifica sempre più sofisticati, come la tracciabilità della filiera, si possono mettere in atto misure per proteggere i consumatori e i produttori.

La questione dell’Oliva Ascolana del Piceno rappresenta una sfida cruciale per il settore agro-alimentare italiano, un invito a riflettere sull’importanza della qualità e della provenienza, valori che devono essere salvaguardati ogni giorno.

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