De Maria si è tolto la vita domenica 11 maggio 2025, in un gesto che ha scioccato i presenti e ripreso l’attenzione dei media nazionali. L’uomo, coinvolto in due omicidi verificatisi a distanza di anni, si è lanciato dal Duomo di Milano in pieno giorno, di fronte a numerosi turisti. Il suo passato segnato da episodi di violenza torna così a galla, mentre le indagini finiscono per chiudersi con questo evento drammatico.
Il suicidio di de maria dal duomo di milano
L’episodio è accaduto poco prima di mezzogiorno, domenica 11 maggio, quando De Maria ha ottenuto accesso alle terrazze del Duomo di Milano. Aveva acquistato il biglietto con un giorno di anticipo, passando inosservato al controllo. Una volta sulle terrazze, si è sporgo ed è precipitato nel vuoto, davanti agli occhi sbalorditi dei turisti presenti.
Il gesto è stato immediatamente fatale, con De Maria che è morto sul colpo. I testimoni hanno descritto la scena come improvvisa, senza alcun preavviso visibile. L’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi è stato rapido, ma inutilmente.
Leggi anche:
La scelta del Duomo, uno dei simboli più noti di Milano, conferisce al fatto un’eco immediata e amplia la visibilità di quanto accaduto. Le autorità cittadine hanno avviato indagini per chiarire ogni dettaglio della vicenda e valutare eventuali responsabilità o fattori esterni.
Il doppio omicidio legato a de maria
De Maria è conosciuto per la sua implicazione in due gravi casi di violenza. Il più recente riguarda il femminicidio di Chamila Wijesuriya, uccisa in circostanze ancora oggetto di accertamenti. Chamila sarebbe la seconda donna assassinata da De Maria, un particolare che ha creato sconcerto nell’opinione pubblica.
La prima vittima risale al 2016, quando Oumaima Rache, 23 anni, è stata accoltellata a Castel Volturno, in provincia di Caserta. De Maria aveva 26 anni all’epoca e quel caso segnò il primo episodio di rilievo che lo ha coinvolto direttamente nelle cronache giudiziarie.
Il legame tra i due omicidi mostra un pattern di violenza che si è protratto nel tempo. Le autorità hanno ripreso a lavorare su questa pista dopo la seconda morte, collegando gli eventi e confermando la responsabilità di De Maria.
Il passato di de maria e i segni di disagio
Il profilo di De Maria è quello di un uomo con un passato segnato da difficoltà. Tra il 2015 e il 2016 si era trasferito in Olanda per motivi di studio, senza però riuscire a conseguire la laurea. Tornato in Italia, la sua situazione personale sembrava peggiorare, fino agli eventi tragici noti.
Le indagini e le testimonianze raccolte negli anni indicano un quadro complesso, dove problemi personali e possibili disturbi psicologici hanno contribuito all’escalation violenta. Nonostante questo, non risultano interventi significativi o percorsi terapeutici documentati.
Il caso di De Maria riporta l’attenzione sulla gestione dei casi di disagio mentale e sui segnali di allarme trascurati. Quanto accaduto segnala la necessità di un monitoraggio più stretto sui soggetti potenzialmente a rischio, per prevenire simili drammi.
Le reazioni della città e della stampa
La notizia del suicidio e dei precedenti omicidi ha suscitato una grande risonanza a Milano e oltre. Le testate giornalistiche hanno ripreso il caso con ampio spazio, approfondendo dettagli e ricostruzioni, mentre la comunità locale esprime sgomento e preoccupazione.
Le autorità competenti hanno invitato alla cautela, ribadendo il rispetto per le vittime e la necessità di attendere gli esiti delle indagini. Nel frattempo si moltiplicano le riflessioni sulle condizioni che hanno portato a queste tragedie e sulle possibili soluzioni per il futuro.
In città, molti ricordano il Duomo come scenario di un evento inaudito, mentre il dibattito su prevenzione e tutela continua a essere centrale nel confronto pubblico e politico. Lo sviluppo delle indagini chiarirà meglio le dinamiche e i motivi di questa storia che ha segnato Milano in queste settimane.