Il 9 febbraio 1908 segna una data fondamentale per la Croce Rossa Italiana e per la storia del volontariato nel nostro Paese. In quel giorno, con la creazione della Scuola presso l’ospedale militare del Celio a Roma, si ufficializzò la nascita del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa. Questo evento non è solo un momento simbolico, ma un motivo di celebrazione per il contributo delle crocerossine alla salute e al benessere della società italiana.
Un impegno che attraversa la storia
Le crocerossine hanno avuto un ruolo cruciale in molteplici eventi storici che hanno segnato l’Italia, dall’Unità d’Italia fino ai conflitti mondiali e alle catastrofi naturali. Durante le guerre, quando la crisi sanitaria si aggravava, queste donne si sono sempre distinte per il loro coraggio e la loro disponibilità a servire il prossimo. Nonostante le difficoltà, la loro presenza nei luoghi di emergenza ha rappresentato un faro di speranza per chi si trovava in situazioni disperate.
Le infermiere volontarie non si sono limitate a intervenire in Italia, ma hanno anche portato il loro aiuto in contesti internazionali. In scenari di conflitto, crisi sociosanitarie e calamità naturali in tutto il mondo, la Croce Rossa Italiana ha mobilitato le sue volontarie per fornire supporto a popolazioni vulnerabili. Questi interventi confermano l’importanza del loro lavoro, che va oltre le semplici operazioni di soccorso, incarnando un vero e proprio sentimento umanitario.
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Un riconoscimento per un impegno straordinario
In occasione del 117° anniversario della fondazione del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, il presidente nazionale della Cri, Rosario Valastro, ha pubblicamente espresso la sua ammirazione per le donne che oggi fanno parte di questa importante istituzione, ma anche per quelle che, nel corso del tempo, hanno contribuito a costruire il patrimonio storico e culturale della Croce Rossa. Il motto “ama, conforta, lavora, salva” è diventato un simbolo che guida le attività delle infermiere volontarie, evidenziando l’essenza stessa della loro missione.
La Croce Rossa ricorda con orgoglio le esperienze vissute da queste donne, sottolineando come il loro contributo, pervaso di abnegazione e spirito di servizio, abbia cambiato in meglio la vita di moltissime persone. L’ammirazione espressa da Valastro non riguarda solamente le gesta passate, ma riguarda anche il futuro. Oggi, le infermiere continuano a ispirare nuove generazioni di volontari, portando avanti un’eredità di umanità e solidarietà che è più che mai attuale.
Le storie delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana sono una testimonianza di un legame profondo tra le persone, un legame che si è sviluppato nel corso di oltre un secolo di attività. La loro dedizione si manifesta non soltanto in situazioni di emergenza, ma anche nella quotidianità del servizio volontario, nei loro sforzi costanti per garantire assistenza e supporto a chi ne ha più bisogno.