Il settore dell’economia del mare sta vivendo un periodo di prosperità significativa e La Spezia si distingue come uno dei principali attori a livello nazionale. I risultati emersi dal XII Rapporto sull’Economia del Mare, pubblicato recentemente, rivelano che la città ligure ha raggiunto traguardi notevoli, con un valore aggiunto che continua a crescere. Questo contesto offre non solo una solida base per gli attori locali, ma anche opportunità di sviluppo economico e occupazionale.
Crescita economica e valore aggiunto
Il rapporto ha sottolineato che l’economia del mare a La Spezia genera un valore aggiunto di ben 1.145,3 milioni di euro. Questo dato non solo colloca la città al terzo posto in Italia, ma segna anche una crescita sensibile rispetto agli 812 milioni dell’anno precedente. Un incremento di quasi 333 milioni di euro in un solo anno è un segnale chiaro di vitalità e capacità di espansione del settore. In particolare, La Spezia si distingue come la prima provincia italiana per incidenza delle imprese che operano nel settore dell’economia del mare, con un aumento di 0,3 punti rispetto all’anno scorso.
Questa espansione non si limita solo ai numeri, ma rappresenta anche una maggiore diversificazione delle attività, che spaziano dalla cantieristica alla nautica da diporto, fino a servizi e prodotti complementari. Il passaggio dal secondo al primo posto per quanto riguarda l’incidenza dell’export legato alla cantieristica, evidenzia un ulteriore passo avanti nello sviluppo industriale della provincia spezzina. Questo riconoscimento non fa che rafforzare l’immagine di La Spezia come centro di eccellenza nella nautica.
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Occupazione nella blue economy
Il settore della blue economy ha dimostrato una significativa capacità di generare occupazione. Nella provincia di La Spezia, gli occupati nel settore ammontano a 14.411, evidenziando come l’economia del mare non solo contribuisca al valore aggiunto della regione, ma crei anche posti di lavoro stabili. Il valore delle esportazioni collegate a questo settore è anch’esso notevole, toccando i 641,5 milioni di euro. Questi dati testimoniano la solidità di un comparto che si è consolidato nel tempo e che ha saputo adattarsi alle sfide e alle opportunità del mercato globale.
Il sindaco Pierluigi Peracchini ha affermato che La Spezia è sempre più considerata la capitale mondiale della nautica e del design nautico, riconoscendo il ruolo centrale della città come sede di progettazione e produzione di yacht e superyacht. I numeri parlano chiaro: oltre 14.000 posti di lavoro sono collegati alla blue economy, rendendo questa industria un pilastro fondamentale per l’economia locale.
Sviluppo di un distretto nautico competitivo
L’amministrazione comunale, consapevole dell’importanza del settore, sta investendo in iniziative come il progetto Miglio Blu. Questo ambizioso programma ha come obiettivo la creazione di un distretto nautico che possa competere a livello internazionale, promuovendo l’integrazione di tutte le figure coinvolte nella blue economy. L’interazione tra centri di ricerca, università, istituzioni formative e industrie locali è fondamentale per elevare standard e produzioni.
Tale approccio collaborativo mira a posizionare La Spezia non solo come un punto di riferimento per la cantieristica, ma come un hub per l’innovazione e la progettazione nautica. Creando sinergie tra i diversi attori in gioco, la città intende rafforzare la propria reputazione a livello mondiale, attraendo investimenti e talenti che possono contribuire ulteriormente alla crescita del settore. L’economia del mare, pertanto, non è solo un’opportunità economica, ma anche una possibilità per La Spezia di farsi conoscere e rispettare sulla scena globale.