É appena giunto al termine un’illuminante rassegna internazionale di danza contemporanea, intitolata “Il Desiderio. Proiezioni tra Oriente e Occidente”. Il progetto, avviato a giugno sotto la direzione di Claudio Malangone, ha coinvolto cinque luoghi culturali e ha ottenuto il sostegno del Ministero della Cultura e delle amministrazioni locali. La chiusura dell’evento è fissata per domenica 20 ottobre presso il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di Frontiera”, un contesto che promette di regalare al pubblico un’esperienza memorabile.
Ultimo appuntamento al Museo Archeologico Nazionale
Il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano rappresenta la cornice ideale per il gran finale della rassegna. In occasione dell’ultimo incontro, il pubblico potrà assistere alla performance “La vie d’artist: omaggio a Misha Van Hoecke“, interpretata da Miki Matsuse, la compagna artistica del celebre coreografo russo-fiammingo, scomparso nel 2021. Questo omaggio non è soltanto un tributo al grande maestro, ma anche un’opportunità per esplorare la sua personale e professionale passione per la danza, attraverso aneddoti che lo ritraggono come un creatore di bellezza e poesia.
Matsuse intende ripercorrere la carriera di Van Hoecke, narrando il loro primo incontro a Tokyo e il successivo viaggio che li avrebbe portati in Europa e in Italia. La performance delinea un affresco di emozioni e visioni, rendendo omaggio a un artista che ha saputo unire danza e musica in modo straordinario. La descrizione di Matsuse sottolinea quanto Van Hoecke considerasse la danza come la sua vera ragione di vita, accompagnata da una breve performance dal vivo che arricchirà l’atmosfera della serata.
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Progetto Through the rite e il suo messaggio
Una delle caratteristiche distintive della rassegna “Il Desiderio” è l’incontro tra diversi linguaggi artistici. Nella stessa serata, si svolgerà anche la performance denominata “Through The rite”, un progetto vincitore del bando Boarding Pass Plus, ideato dal Circuito Campano della Danza e in collaborazione con diverse associazioni internazionali. Quest’iniziativa si propone di approfondire le dinamiche del rito, sia religioso che sociale, indagando i gesti e i movimenti che contraddistinguono ritualità diverse nei vari contesti culturali.
La performance si sviluppa intorno al pezzo “Devoto”, concepito e coreografato da Claudio Malangone, con l’interpretazione di Luigi Aruta e la musica originale di Alessandro Capasso. “Devoto” esamina la nozione di rito, sviluppando una riflessione sulle pratiche rituali tipiche del sud Italia, come le processioni delle “Cente” e dei “Fujenti”. L’obiettivo è stabilire se esistano elementi comuni ai vari comportamenti rituali e come questi possano riflettersi nell’esperienza quotidiana delle persone.
Non si tratterà solo di danza, ma di un’occasione per porre domande fondamentali sulle tradizioni e sulle dinamiche sociali che esse veicolano. Gli artisti utilizzeranno i gesti e le posture per creare una sorta di cerimonia che culmina in un’esperienza coreutica liberatoria, esplorando il profondo legame tra il sacro e il profano.
Mostra fotografica “Sacro e Profano”
In concomitanza con le performance, il pubblico avrà l’opportunità di visitare la mostra fotografica “Sacro e Profano”, curata dal fotografo e docente dell’Università di Salerno Gianpiero Scafuri. La mostra presenterà scatti di vari artisti, tra cui Scafuri stesso, Giada Ruoppo e Claudio Malangone, arricchendo la proposta culturale della serata. Quest’evento multidisciplinare non solo celebra l’arte della danza, ma crea anche un dialogo visivo che collega il mondo della danza contemporanea con le immagini evocative.
L’evento finale di “Il Desiderio” promette quindi un’esperienza unica, dove la danza, la musica e la fotografia si intrecciano per offrire una riflessione profonda sulla cultura, l’identità e l’espressione artistica. La chiusura di questa rassegna rappresenta un’importante occasione per il pubblico di Pontecagnano, un momento di celebrazione della creatività e della bellezza.